Riqualificazione e rivitalizzazione dei due centri storici di Corigliano e di Rossano, cosa ne è stato della mappatura degli edifici in stato di degrado o di abbandono o comunque da recuperare, annunciata con grande enfasi dall’Amministrazione Comunale ormai oltre un anno fa? È stata poi fatta? È terminata? Cosa ha prodotto? Vi sono dei documenti e dati disponibili ed utili da condividere per proseguire una quanto mai necessaria azione di recupero e ri-funzionalizzazione di questo importante patrimonio edilizio, architettonico ed identitario della nostra grande Città? Insomma, c’è stato seguito?
È quanto si chiede il consigliere comunale e provinciale dell’Udc Adele Olivo che pur riconoscendo ed apprezzando la validità e le condivisione degli obiettivi sottesi a quest’altra iniziativa istituzionale, esattamente come precisato e sottolineato per i misteri che restano a tutt’oggi sulla consegna di un piano turistico anch’esso annunciato con enfasi oltre un anno fa, sottolinea ancora una volta quello che si conferma limite grave ed insuperabile di questa Amministrazione Comunale: il deficit di trasparenza della propria azione derivante da un oggettivo deficit di comunicazione istituzionale e quindi da una perdurante mancanza di rendicontazione alla città di come vengono spese le risorse pubbliche.
Meglio essere chiari – prosegue la consigliera – qui nessuno sta contestando nel merito quanto annunciato e le finalità di un progetto che anzi riteniamo debba essere semmai rafforzato e proseguito ad oltranza. Ma a distanza di oltre un anno – scandisce – è lecito oppure no che venga chiaramente informata la città degli eventuali risultati di quel lavoro, così come di ogni altra azione comunale messa in campo?
È normale oppure deve essere interpretato per forza come strumentale o addirittura persecutorio (ma poi nei confronti di chi?) esigere che la macchina comunale comunichi d’ufficio ai cittadini esattamente cosa, come, quando e perché si investono risorse collettive in una direzione o in un’altra? Dove starebbe l’anomalia di questa ribadita esigenza democratica e di trasparenza e che risponde al fondamentale principio costituzionale di buon andamento ed imparzialità della pubblica amministrazione a tutti i livelli?
Ad ottobre 2020 il Comune di Corigliano-Rossano aveva attivato un programma di stage finalizzato all’attuazione del censimento e mappatura degli edifici in stato di degrado dei centri storici. L’obiettivo dichiarato era quello del rilancio dei centri storici nell’ottica di nuove e più avanzate funzioni che oltre alla residenzialità – si disse – tenessero conto delle prospettive turistiche e delle attività culturali e artigianali, favorendo le attività commerciali sia in termini di servizi più adeguati che in termini di fiscalità agevolata. Ci fate sapere come è andata? I cittadino possono vantare ancora questo diritto ad essere informati dalla loro amministrazione comunale? Noi pensiamo di sì e riteniamo che da una corretta comunicazione istituzionale si misuri la stessa legittimità democratica delle classi di governo.
E sempre restando nel perimetro della necessità, da tutti condivisa, di riqualificare e rilanciare anche turisticamente i nostri due centri storici – conclude la Olivo – l’Amministrazione Comunale può informarci, se ritiene ciò utile alla partecipazione democratica, anche sulla situazione attuale del progetto di albergo diffuso con gli interventi realizzati in zona piazza di San Giovanni di Dio, entrambi nel centro storico di Rossano?
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