Marinfest, Santino Cardamone omaggia il musicista catanzarese Pietro Aldieri

di CLAUDIA FISCILETTI

Una chitarra che segna l’inizio di un sogno, imbracciata sul palco come se fosse l’amica di una vita, la migliore di cui ci si può fidare, l’unica le cui parole, o meglio, le cui note musicali, sono degne di dover essere ascoltate.

Con Santino Cardamone la chitarra acquista un significato inedito, insolito, ispirato dal tradizionale cantautorato italiano, ma condito dal suo unico carisma.

Nato a Petilia Policastro, in provincia di Crotone, Cardamone ieri sera si è esibito sul palco accompagnato da una band di tutto rispetto, composta da Francesco Coriale, Giuseppe Ferrarelli e Antonio Veltri.

L’occasione è stata quella del Marinfest, lo storico evento estivo del quartiere marinaro di Catanzaro, che ha ospitato il concerto del cantautore calabrese a Piazza Brindisi, realizzato in collaborazione con Officine Buone, una realtà tutta calabrese che si occupa di allietare il soggiorno dei pazienti nei reparti dei vari ospedali italiani attraverso la musica, con un progetto che si chiama “Special Stage” a cui Santino Cardamone ha partecipato più di una volta

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Ma il concerto di ieri sera è stato principalmente un modo per omaggiare il grande musicista catanzarese Pietro Aldieri venuto a mancare quest’anno, che è stato il primo maestro di chitarra di Cardamone. Il cantautore calabrese, infatti, non perde occasione per ricordarlo più di una volta durante la sua esibizione, commuovendosi. Era presente anche la moglie di Aldieri, che ha ricevuto un omaggio alla memoria del marito da parte della gioielleria Lori.

Con il suo ritmo schietto e travolgente e con i suoi testi diretti che raccontano il Sud, Santino Cardamone è riuscito a far cantare l’intera piazza, passando dai classici successi cantautorali di Pino Daniele e Fabrizio De Andrè, per arrivare alle sue di canzoni presentando il nuovo singolo “Sasha Grey”.

L’artista ha partecipato alle audizioni di Xfactor 9, fermandosi ai Bootcamp, ma questo non l’ha di certo fermato dal continuare a fare musica tanto che ha all’attivo due dischi, “Uomini Ribelli” e “Mondocervello”, e ha aperto i concerti di Luca Carboni, Irene Grandi, la Bandabardò e i Modena City Ramblers.

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