"Bene, bravi, bis. Quanto fatto ieri da Regione, Unical e Annunziata, merita infatti un elogio”.
Lo scrive Fabio Celia , consigliere comunale di Catanzaro.
“Sarcastico, ma fino a un certo punto, per l'abilità e in particolare il cinismo dimostrato. Non fosse altro per quanto realizzato a ridosso di una festa, quella per l'ultimo giorno dell'anno, in cui si è tutti fatalmente un po' distratti. Eccetto coloro che vogliono Medicina a Cosenza, con in testa il governatore Roberto Occhiuto. Il quale predica bene, su concorrenza e ampliamento dell'offerta formativa delle varie Università calabresi, salvo poi razzolare male. Anzi malissimo, propugnando e realizzando l'affossamento dell'Umg di Catanzaro in favore dell'Ateneo della sua città. A lui comprensibilmente tanto cara. Un dato che non può non inquietare tutti noi. Quanti cioè hanno invece legittimamente a cuore le sorti del capoluogo”.
”A cominciare dal Partito Democratico cittadino, da me rappresentato, che di starsene in silenzio a guardare passivamente tale scempio non ne vuol proprio sapere. Il Pd non intende insomma girarsi dall'altra parte, mentre qualcuno cerca surrettiziamente di operare sottotraccia a danno dei catanzaresi. Abitudine del resto consolidata e portata avanti, anche e soprattutto comprando l'acquiescenza degli esponenti politici locali. A cui, in molti casi, la sola promessa di posti al sole e prebende è stata sufficiente per mettere tutto a tacere e spegnere ogni forma di contrapposizione".
"Ma c'è di più. Il campanilismo dei cosentini, che cercano adesso scaltramente di attribuirlo a noi, si ravvisa pure nel rallentamento della cosiddetta integrazione, ma non è questo il termine tecnico, tra Aziende ospedaliere Mater Domini, proprio quella espressione dell'Unicz, e Pugliese-Ciaccio. Che, pur fortemente sostenuta dal presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso promotore della legge ad hoc, si è evidentemente arenata. E da tempo immemore, ormai. Ma è chiaro che a molti fa comodo così”.
”Perché un capoluogo, polo della Sanità calabrese d'eccellenza, non farebbe rima con la città isolata e depotenziata che vogliono invece vedere da altre parti. Altrimenti non si spiegherebbe un così palese tradimento delle vocazioni dei vari Atenei regionali. Che, per prassi ormai consolidata, sono Medicina e Giurisprudenza a Catanzaro; Ingegneria ed Informatica a Cosenza nonché Architettura e Agraria a Reggio. Realtà, quest'ultima, da cui mi giungono oltretutto voci di malcontento dopo il grande sostegno sotto ogni forma offerto all'Unical. Comunque sia, noi qui non ce ne staremo, come premesso, zitti e buoni. Al contrario insorgeremo per perorare la causa dell'Umg e di Catanzaro tutta. Che non vogliamo e non possiamo abbandonare a se stessa, perché ne siamo innamorati sempre. Non solo in periodo di voti".
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