Medicina, all’Annunziata arriva il robot chirurgico dell'Unical

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Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone e il commissario dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano de Salazar.

L'ateneo condivide strumentazioni hi-tech d’avanguardia con l'ospedale di Cosenza. Dopo il tavolo anatomico 3D, installato il “Da Vinci”. A breve il braccio robotico per la neurochirurgia

  30 marzo 2023 15:38

Con l’approvazione del nuovo corso di laurea in Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) cresce fortemente l’impegno dell’Unical nel campo della formazione e della ricerca d’area medica. E si rafforza, di conseguenza, l’asse con l’Azienda ospedaliera di Cosenza che potrà contare ora anche sulla dotazione di strumenti tecnologici innovativi, acquisiti dall’ateneo per didattica e ricerca.

L’Unical ha installato questa mattina (30 marzo 2023) all’ospedale di Cosenza, il sistema robotico DaVinci, il più evoluto per la chirurgia mininvasiva, che trova numerose applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale. Il sistema scelto dall’università è quello a doppia consolle, così da poterlo utilizzare anche per la formazione dei futuri medici. Ad oggi è l’unico sistema configurabile con una console chirurgica aggiuntiva e un sistema di simulazione virtuale a favore del medico discente, per favorire una migliore preparazione pre-intervento e agevolare la curva di apprendimento. Il robot, del costo di 3 milioni e 300mila euro, è stato acquistato dall’Unical grazie alla vincita di un bando pubblico competitivo che ha poi consentito di rimodulare un precedente finanziamento regionale.

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All’inaugurazione erano presenti il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone e il commissario dell'Azienda ospedaliera di Cosenza, Vitaliano de Salazar.

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«Una dotazione assolutamente d’avanguardia – ha dichiarato il rettore Leone - perfettamente in linea con la vocazione tecnologica del corso di laurea di Medicina all’Unical, che ha l’obiettivo di formare i medici del futuro, dotati di solide conoscenze nel campo delle scienze della vita, ma anche di competenze ingegneristiche, bioinformatiche e di intelligenza artificiale. Le nuove strumentazioni e i macchinari ad alta tecnologia messi a disposizione dall’Unical, potranno essere utilizzati per garantire cure efficaci e all’avanguardia, a beneficio di tutta la collettività».

«Da parte dell’Annunziata - ha detto il commissario De Salazar - si è dato già avvio alla formazione dei professionisti. Da giugno la chirurgia cambierà volto rinforzando la miniinvasività, con un migliore e veloce tempo di ripresa per i pazienti».

Il DaVinci è uno strumento all’avanguardia, che permette una visione tridimensionale immersiva in grado di moltiplicare fino a 10 volte la normale visione dell’occhio umano, facilita l’accesso alle anatomie più complesse, offre precisione maggiore - la tecnologia minimizza l’impatto del tremore fisiologico delle mani - e anche una diminuzione degli effetti collaterali. Resta insostituibile, però, la presenza umana: il chirurgo gestisce l’operazione da una console a due postazioni e il robot diventa uno strumento che amplifica le sue mani, migliorandone notevolmente la precisione.

I vantaggi del suo utilizzo, per il medico e per il paziente, sono molteplici: minori perdite ematiche, minor rischio di complicanze, riduzione delle incisioni e quindi delle cicatrici, ridotto ricorso ad antidolorifici nel decorso post-operatorio, riduzione dei tempi di degenza e di recupero. Il numero di pazienti trattati in tutto il mondo con il sistema Da Vinci è in costante crescita, nel 2021 sono stati quasi 1 milione 800mila. In Italia gli interventi di chirurgia robot assistita in cui è stato utilizzato sono stati 27.300.

Il Da Vinci entra nella dotazione dell’Annunziata, che peraltro vanta già la presenza di specialisti con grande dimestichezza con il sistema, tanto da essere chiamati dagli ospedali fuori regione per operare con il robot.

I dati sui costi della migrazione sanitaria in questi specifici campi parlano chiaro: la Regione spende per il rimborso delle prestazioni mediche godute fuori dalla Calabria circa 50 milioni all’anno, di cui 32 milioni per chirurgia generale, oltre 10 milioni per urologia e circa 7 milioni per ostetricia e ginecologia.

A fare da apripista alle strumentazioni di alta tecnologia acquisite dall’Unical, è stato il tavolo anatomico 3D, già installato presso i laboratori del dipartimento di Farmacia e Scienze della salute e della nutrizione. Previsto, a breve, anche l’acquisto del sistema robotico mobile di imaging 2d-3d intraoperatorio, corredato di tavolo operatorio radiotrasparente e del braccio robotico neuronavigato.

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