Riceviamo e pubblichiamo una precisazione del sindaco di San Pietro Apostolo, Raffaele De Santis, rispetto alle dichiarazioni rese dal Codacons, per mezzo dell’avvocato Francesco Di Lieto, secondo il quale "è inaccettabile che amministratori locali radunino presso la casa comunale i cittadini per “vendere” tamponi a ben 100 euro".
"Ho appreso nella tarda serata di giovedì 26 novembre di quanto riportato da alcune testate giornalistiche che, in pompa magna, si sono affrettate a pubblicare titoloni riferendo di un fantomatico mercato dei tamponi nel mio comune. Mercato che, per come insinuato nel virgolettato Codacons, sarebbe stato sostenuto dall’Amministrazione comunale che mi onoro di rappresentare. Non nascondo un forte rammarico e tanta amarezza nel leggere il contenuto delle dichiarazioni dell’avvocato Di Lieto, nonché la durezza delle affermazioni riportate negli articoli che hanno cercato uno scoop giornalistico che di fatti ha avuto il solo scopo di infangare l’onorabilità dell’Ente senza preventivamente accertarsi né con il sottoscritto, né con nessuno dei membri della mia amministrazione, in merito alle reali vicende che vado di seguito ad esporre e che potevano essere tranquillamente chiarite contattando il sottoscritto prima di diffamare pubblicamente il comune di San Pietro Apostolo.
Con Deliberazione della Giunta Comunale n° 114 del 23/11/2020 e successiva Determinazione del Responsabile di Area Amministrativa n°152 del 24/11/2020, l’Amministrazione comunale ha approvato la ricerca di mercato al minor prezzo precedentemente richiesta ad alcuni laboratori, Studi Medici e Società affinché potesse essere avviata attività di screening di massa, per la ricerca del virus covid-19 attraverso l’esecuzione di tamponi antigenici (test rapidi) scegliendo, tra quelle pervenute, l’offerta tecnica ed economica più vantaggiosa al fine di rendere ai cittadini residenti un servizio in loco ad un prezzo altamente contenuto. Di fatto sappiamo tutti che i tamponi antigenici rapidi vengono praticati da Laboratori, Studi Medici e Società, ad un prezzo che si aggira intorno ai 40 euro. Ai cittadini di San Pietro Apostolo è stata offerta invece, la possibilità di eseguire questo tipo di tamponi al prezzo di soli 15 euro, in quanto, della restante quota fino alla concorrenza di 23 euro, si è fatto carico il comune di San Pietro Apostolo. Detto questo, nella giornata di giovedì 26 novembre, ha avuto inizio l’attività di screening presso il campo sportivo comunale. E’ di dominio pubblico il fatto che i tamponi antigenici hanno lo scopo di fornire uno screening dell’eventuale presenza del virus tra la popolazione, come è altrettanto noto a tutti che un’eventuale positività riscontrata attraverso test antigenico, deve essere confermata con successivo test molecolare, per essere chiari quello che esegue l’ASP a seguito di segnalazione delle autorità sanitarie locali che dovrebbe essere eseguito in tempi certi e rapidi e in alternativa gli stessi test molecolari possono essere eseguiti presso laboratori privati specializzati autorizzati e convenzionati.
A seguito dei diversi esiti positivi emersi durante la prima giornata di screening con tamponi antigenici, molti cittadini, con più che giustificata preoccupazione, hanno manifestato l’urgente necessità di dover svolgere nell’immediato il tampone molecolare, che preciso ulteriormente è obbligatorio svolgere a seguito di presunta positività, manifestando la propria apprensione sia in riferimento alla vita familiare che soprattutto alla vita lavorativa che sarebbe stata compromessa da un eventuale lunga permanenza domiciliare. A questo punto sono noti a tutti e dovrebbero essere ancor più noti all’avvocato Di Lieto e a Codacons, i tempi di esecuzione dei tamponi molecolari da parte delle ASP, il vero argomento sul quale, da consumatore mi aspetterei che Codacons facesse una dura battaglia con il coltello tra i denti. Solo per rendere ancora più chiaro il concetto, alcuni miei concittadini che in precedenza sono risultati positivi con un test antigenico, hanno atteso anche fino a 20/30 giorni che l’ASP eseguisse loro il tampone, mentre altri sono ancora in attesa senza avere alcuna risposta da settimane. In questa paradossale e vergognosa situazione, al cittadino non resta altro da fare che rivolgersi ai laboratori privati e ritornando alla vicenda dei tamponi molecolari, il Comune di San Pietro Apostolo, attraverso i propri amministratori, pressati oltremodo dai cittadini risultati positivi, aveva semplicemente inteso prestare la location (l’atrio antistante l’ingresso della casa comunale) presso la quale i cittadini che avessero voluto, avrebbero potuto effettuare il tampone molecolare ad un prezzo che solo successivamente è stato riferito allo scrivente pari ad 85 euro, tanti sicuramente, ma non 100 euro come riportato nei titoloni scandalistici. Nessuna trattativa è stata svolta dal comune di San Pietro Apostolo, nessun atto di indirizzo è stato dato dallo scrivente e dalla Giunta Comunale ed ancor meno nessuna Determinazione è stata intrapresa dai Responsabili comunali.
A seguito della denuncia di Codacons, il laboratorio che si era reso disponibile con i cittadini per svolgere in loco i tamponi molecolari, e quindi soddisfare la pressante richiesta degli stessi, ha inteso sospendere l’iniziativa non potendo disporre nell’immediato di una location diversa da quella comunale e molti degli stessi cittadini si sono trovati costretti ad organizzarsi con mezzi propri, recandosi personalmente presso i laboratori presenti nella provincia, riferendomi successivamente di aver affrontato un costo superiore ai 100 euro per l’esecuzione del tampone molecolare.
Questi sono i fatti e, peraltro, lo screening antigenico è stato momentaneamente sospeso, e riprenderà su richiesta dei cittadini, solo e soltanto perché dopo la massiccia affluenza del giorno 26 novembre, in data 27, sono stati effettuati solamente 4 tamponi e si capirà bene che i costi della Società con tali numeri non possono essere sostenibili.
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