«La metro inutile e dannosa e gli affari connessi li devono fermare con vigore i cittadini di Cosenza». È questa l’idea in base alla quale Rifondazione comunista e Potere al popolo venerdì scenderanno in piazza. Sarà l’occasione per raccogliere le firme al fianco del comitato “No Metro” contro quello che definiscono «uno scempio». E a finire nel mirino è il sindaco Occhiuto.
«La discussione sulle scelte decisive per il futuro della città e dei suoi cittadini è in balia di un sindaco che cambia idea in base a smanie ed esigenze elettorali. Un progetto da ben 160 milioni di euro - che potevano essere spesi per soluzioni realmente sostenibili ed efficaci per la mobilità in città e provincia - basato su previsioni di sostenibilità economiche farlocche».
Questa la loro presa di posizione senza appello di chi dice l’ennesimo e secco no alla metro che bolla come «delle bugie e degli affari». I riferimenti sono tutti per la fase in cui il sindaco diceva no alla metro salvo poi fare dietrofront e parlare di parco urbano. L’accusa è netta: «Mercimonio scandaloso tra Regione e Comune».
Rifondazione comunista e Potere al popolo, invece, sembrano non avere proprio dubbi: «La metro inutile e dannosa e gli affari connessi li devono fermare con vigore i cittadini di Cosenza».
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