di STEFANIA PAPALEO
Sembrava disperato quel giovane in lacrime sul Lungomare, a pochi metri dall'Ufficio postale. "Stavo prelevando e la mia carta è rimasta bloccata", ha spiegato tra i singhiozzi agli unici due passanti incontrati. "Devo salire a Catanzaro per acquistare due tamponi vascolari per scongiurare il rischio di un'emorragia che potrebbe avere mia madre questa notte a causa di un grave problema cardiaco di cui soffre. Me lo hanno detto i sanitari del 118 intervenuti a casa su mia chiamata", ha aggiunto, riuscendo così a sensibilizzare il passante che, insieme alla cugina, ha ascoltato con attenzione la commovente storia.
Meno commovente l'epilogo, con il giovane che, intascati i soldi e dopo aver lasciato un numero di telefono reale per concordare la restituzione della somma presa in "prestito", si è dileguato, non facendosi più rintracciare dal generoso passante, del quale si era anche preso l'Iban per la restituzione.
"Sono caduto nel tranello, è vero, ma domani stesso presenterò denuncia con tanto di descrizione del giovane, biondo, sui 30 anni, con un giubbino rosso e l'accento catanzarese", racconta ora la vittima dell'ennesima truffa perpetrata a Catanzaro negli ultimi tempi. E la descrizione del truffatore potrà essere molto utile ai carabinieri per confrontarla con le immagini che saranno acquisite dalle telecamere presenti nella zona.
Insomma, i segnali d'allarme lanciati dalle forze dell'ordine non bastano mai, con malviventi che agiscono indisturbati ormai in tutti gli angoli della città.
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