Migranti, Corbelli (Diritti Civili): “Non ripetere gli errori del(l’ex) ministro Salvini”

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Franco Corbelli

Calabria esempio di accoglienza che continua anche in queste ore.

  08 novembre 2022 16:40

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, da oltre trent’anni impegnato a favore dei migranti(ne ha aiutati e salvati a decine, dell’Africa, dell’Asia, dell’Europa dell’Est, storie tutte ricordate e documentate sul sito www.diritticivili.it)  e promotore della più grande opera umanitaria legata alla tragedia dell’immigrazione, il Cimitero internazionale dei Migranti,in fase di realizzazione a Tarsia, in Calabria, chiede di accogliere e far sbarcare in Italia i migranti che sono ancora a bordo delle navi delle Ong, nel porto di Catania”.

“Condivido totalmente e apprezzo molto l’operato del Governo Meloni sul tema Covid ma giudico negativamente e non giustifico il comportamento dell’Esecutivo rispetto all’emergenza dei migranti  che sono, tanti di loro, dopo essere stati salvati in mare, ancora a bordo delle navi delle Ong in attesa di poter sbarcare nel nostro Paese. Alla Meloni dico: non ripetere gli errori di Salvini, ministro degli Interni. E’ certamente meritorio e doveroso aver fatto entrare le navi in acque italiane per proteggerle dalle intemperie e per far scendere subito e dare assistenza a bambini, donne e persone fragili e malati, così come mi auguro avvenga anche per le altre persone che sono ancora a bordo, che non si possono ignorare, sono anche loro degli esseri umani che fuggono dai loro Paesi non certo volentieri ma a causa di guerre,  persecuzioni, fame e carestia.

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E’ un popolo in fuga dall’inferno e dagli orrori che chiede aiuto e che non solo l’Italia ma tutti i Paesi, ad iniziare da quelli più ricchi e industrializzati, hanno il dovere di accogliere. Su una cosa concordo con la Meloni e il Governo: non può essere solo e sempre l’Italia a farsi carico di questo popolo di disperati. L’Europa, l’Ue hanno grandi responsabilità per non aver mai saputo o voluto affrontare il problema in modo efficace e risolutivo, scaricando tutto il peso di questa drammatica emergenza sull’Italia e su qualche altro Paese di primo approdo. Non bisogna mai dimenticare che ci sono Nazioni che hanno addirittura eretto, per migliaia di chilometri, i muri della vergogna alle loro frontiere per sbarrare disumanamente la strada a questa gente(uomini, donne, bambini, anche anziani, malati) in fuga, alla disperata ricerca della salvezza e di una vita semplicemente più dignitosa.

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A questo popolo, a questi nostri fratelli non possiamo chiudere le porte  e abbandonarli al loro tragico destino, che, ricordo, per migliaia e migliaia di loro (oltre 40mila le vittime dei naufragi nel Mediterraneo, negli ultimi trent’anni) è stato e continua purtroppo ad essere in fondo al mar Mediterraneo o in qualche prigione lager della Libia o nei campi disumani, come quello di Lesbo, in Grecia. Per questo, per elementari principi di civiltà e umanità, per scongiurare nuove tragedie bisogna sempre salvarli in mare e accoglierli (come sta facendo anche in queste ultime ore in modo esemplare ed encomiabile la nostra regione, la Calabria) e chiedere e pretendere che l’Ue  provveda contestualmente alla  redistribuzione di questi migranti anche negli altri Paesi europei”.

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