di MARCO VALLONE
“Le risorse dell'Unione Europea devono servire non solo a fare spesa di qualità, ma devono servire ad aiutare le amministrazioni a riformarsi”. Così il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, collegato in videoconferenza in apertura della V seduta del Comitato di Sorveglianza sui fondi europei tenutosi questa mattina nella sala turchese della Cittadella regionale.
Il Comitato di Sorveglianza verifica l'attuazione del Programma Regionale FESR FSE+ 2021/2027, la sua seduta viene presieduta dal presidente della giunta regionale ed è condotta dall'Autorità di Gestione del Programma. Sono intervenuti anche i rappresentanti della Commissione Europea, del Dipartimento per le politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, delle Amministrazioni centrali e Regionale, fino ad arrivare agli esponenti del Partenariato istituzionale ed economico e sociale, l'Autorità di Audit, l'Autorità Contabile, la Corte dei Conti e l'Associazione Tecnostruttura delle Regioni per il Fondo Sociale Europeo.
“Ai tempi del recovery plan, quando si discuteva del Pnrr – ha sostenuto Roberto Occhiuto -, io ero fra quelli che sostenevano che le risorse che l'Europa dà ai territori sono importanti ma, se mettessimo sui piatti di una bilancia da un lato le risorse e dall'altro le riforme, le riforme sarebbero ben più importanti. Dico questo anche con riferimento alla spesa delle risorse del PR (Programma Regionale ndr), perché noi vorremmo che ci fosse più attenzione da parte della Commissione Europea e anche da parte delle strutture del governo nazionale a supportare le amministrazioni che fanno delle riforme che vanno nella direzione di realizzare gli auspici della Commissione Europea. Mi riferisco in particolare a quello che la Commissione Europea suggerisce rispetto all'accorpamento degli ATO (Ambiti Territoriali Ottimali ndr). E' successo che sia a livello nazionale, che a livello europeo, è stata segnalata come una buona pratica la riforma che in Calabria abbiamo fatto e che ha condotto l'accorpamento di 5 ATO in uno soltanto: è la riforma che ha riguardato il ciclo dei rifiuti ma riguarda anche il ciclo idrico. Però spesso è come se le regole che organizzano la spesa delle risorse del PR non fossero compatibili con gli auspici e anche le indicazioni che dà la Commissione Europea, nel senso che da un lato la Commissione invita le amministrazioni a fare, per esempio, quello che ha fatto la Calabria, e dall'altro poi non tiene conto che a volte c'è necessità di risorse e di regole più snelle per sostenere anche i programmi di investimento che derivano dall'attuazione di queste riforme. Questo riguarda soprattutto l'idrico e i rifiuti, ma riguarda ogni ambito nel quale si riorganizza la macchina burocratica e anche il sistema della governance a livello territoriale per renderlo più efficiente e prossimo ai bisogni dei cittadini”.
“Ecco, questa è una riflessione che – ha incalzato il presidente della giunta regionale calabrese – io, peraltro, ho in animo di svolgere anche all'interno del comitato delle regioni e che sto svolgendo nell'interlocuzione che sto avendo con diversi commissari europei. Abbiamo bisogno, appunto, che le buone pratiche vengano anche assistite da percorsi di finanziamento in quegli ambiti che siano più veloci, meno complessi e che consentano appunto un'attuazione più celere del processo riformatore” Infine, da parte di Roberto Occhiuto, una rassicurazione sul fatto che “raggiungeremo i target. I componenti del Comitato di Sorveglianza sanno che, per esempio, rispetto al vecchio programma siamo in overbooking, abbiamo in qualche modo recuperato molti ritardi che si erano accumulati nelle gestioni precedenti e volevamo che la gestione ordinaria del programma attuale non avesse i vizi e i problemi che hanno avuto le gestioni precedenti. Quindi poniamo grande attenzione alla necessità di rispettare i target: per questo ho chiesto all'Autorità di Gestione di cooordinare dei tavoli operativi ogni due-tre settimane con tutti i direttori generali dei dipartimenti per monitorare la qualità e i tempi della spesa”.
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