di PIETRO MARINO*
Nel cuore della secolare faggeta monterossina (località Carbonaio) del comune di Monterosso Calabro la costruzione di un parco Eolico rappresenta una aberrazione sul piano paesaggistico, e conseguentemente anche per le implicazioni sociali delle tecnologie di produzione energetica da fonte eolica.
La percezione sociale di tale fonte, soprattutto attraverso l’individuazione e la decodifica/interpretazione delle principali modalità di risposta ai problemi dell’inserimento territoriale degli impianti e della loro armonizzazione con le comunità locali.
Oggi tutta la comunità locale e anche Vitambiente siamo indignati per la costruzione di parchi eolici su terraferma e non off shore in mare per il mancato rispetto delle elementari norme paesaggistiche regionali e soprattutto di distruzione totale delle aree naturalistiche più belle della Calabria. La paventata realizzazione drl Parco Eolico a Monterosso è un grave oltraggio non solo sul piano paesagistico, ma soprattutto naturalistico del territorio.
Già nel 2009, la Calabria si era assestata al 5° posto in Italia per produzione di energia eolica. Nessun’altra regione cresceva a questa velocità, gli impianti assicuravano guadagni certi e milionari.
Tra il 2008 e il 2010, la Regione aveva ricevuto duecentoventi nuove domande per un totale di oltre 7mila megawatt.
È allucinante tutta questa richiesta.
Se tutte le domande di impianti eolici fossero accolte, vorrebbe dire avere 2 mila nuovi aerogeneratori nella provincia di Catanzaro e 2 mila nella Provincia di Crotone.
Tra energia prodotta e incentivi (“certificati verdi”) l’energia eolica garantisce un ritorno generoso e oltretutto sicuro. Ogni megawatt installato rende almeno 300 mila euro l’anno per trenta o addirittura per quarant’anni. Un grande parco eolico come quello di Isola Capo Rizzuto (KR), per esempio, frutta tra i 40 e i 60 milioni di euro ogni anno. Oggi la regione ha smesso di concedere autorizzazioni per nuovi parchi eolici.
Lo ha stabilito l’assessore regionale all’Ambiente firmando un’ordinanza specifica. L’implementazione di nuovi impianti è considerata non compatibile con la tutela del paesaggio, la valorizzazione delle risorse naturali e lo sviluppo del turismo.
Pertanto sono sospese tutte le concessioni in itinere per i parchi eolici e gli elettrodotti sull’intero territorio calabrese. La decisione dell'assessore all'ambiente, il capitano Ultimo Sergio De Caprio, è voluta per mettere fine alla continua violenza sul territorio calabrese attraverso la legge che istituisce le comunità energetiche rinnovabili e un marchio di qualità ecologico "Energia rinnovabile Calabria’”.
Il provvedimento è stato approvato in relazione al Piano Paesaggistico della Regione Calabria, approvato nel 2004, che prevede una più ampia tutela del patrimonio naturalistico locale. Nel comunicare la firma dell’ordinanza, la Giunta ha inoltre sottolineato l’avvio un Tavolo Tecnico per lo studio dell’energia rinnovabile regionale.
Vitambiente forte di questa ordinanza ha partecipato alla manifestazione per dire di no al Parco Eolico di Monterosso. Insieme ad altre associazioni Ambientaliste il Presidente nazionale di Vitambiente, e diversi associati, unitamente alla comunita di Monterosso Calabro e dalle associazioni sportivo/ambientaliste, dicono a gran voce “No” alla realizzazione di un parco eolico sul Monte Coppari, nel cuore della secolare faggeta monterossina. Forti anche dell’ordinanza regionale che blocca la realizzazione di nuovi parchi eolici.
*presidente di Vitambiente
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