Morano: cinque centenari protagonisti di un documentario americano

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la troupe di Barry Brown con i centenari di Morano
  02 ottobre 2019 20:10

di GIORGIA RIZZO

Riflettori puntati sui cinque centenari di Morano. Non solo da parte del cinema, ma anche della scienza, che guarda con attenzione al fenomeno. 

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Lo scorso lunedì 30 settembre una troupe televisiva di New York, capitanata dal regista Barry Brown, che può vantare una collaborazione con il famoso regista statunitense Spike Lee, si trovava nel paese della pronvincia di Cosenza per documentare il caso di cinque attempati moranesi, da inserire in un lavoro sui centenari nel mondo. Al loro seguito anche una squadra di scienziati formata da Valter Longo dell'Università della Southern California e Giuseppe Passarino e Alberto Montesanto dell'Università della Calabria, interessati ad indagare, in linea con uno studio già iniziato da qualche anno, le motivazioni geneiche ed ambientali della longevità.

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Morano, con i suoi cinque casi di longevità, potrebbe diventare, se confermerà la tendenza, una nuova Zona Blu, ovvero una delle aree più longeve del pianeta.

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I fattori comuni a tutti e cinque i centenari, e dunque indicativi dal punto di vista scientifico, sono i legami di parentela tra di loro e una dura vita da contadini. Una conferma del fatto che fattori genetici ed ambientali debbano incontrarsi per raggiungere età così avanzate. Tra i fattori ambientali, una dieta povera di proteine animali nell’età tra i 40 ed i 70 anni sembra oramai chiaramente essenziale per una longevità in buona salute.

L'incontro fra la troupe, il gruppo di ricercatori, e i grandi protagonisti del documentario, risulta essere stato carico di emozioni per tutti, sia per i centenari che hanno ricordato la loro lunga vita e le persone care venute a mancare, sia per coloro che sono approdati a Morano con tanta curiosità, trovandosi ad ascoltare persone con una lunga esperienza umana.

Nel corso della giornata, grazie alla disponibilità del Sindaco Nicolò De Bartolo e dell’Assessore Giuseppe Feoli, sono state girate anche alcune scene del documentario nell’ufficio dell’anagrafe. C’è grande interesse infatti per l’efficiente sistema di anagrafe italiana che, a parte la Scandinavia, non ha uguali al mondo e permette di stabilire con certezza l’età di ciascun cittadino.

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