Morte Ilaria Mirabelli: "Il compagno alla guida sotto effetto di alcol e droga"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Morte Ilaria Mirabelli: "Il compagno alla guida sotto effetto di alcol e droga"
Ilaria Mirabelli
  08 febbraio 2025 20:16

Alla guida dell’automobile in cui è morta Ilaria Mirabelli c’era Mario Molinari che guidava sotto l’effetto di alcol e droga. Lo scrive il gip del Tribunale di Cosenza, Letizia Benigno, nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti del 52enne arrestato oggi per la morte della fidanzata Ilaria Mirabelli. L’uomo, accusato di omicidio stradale, è stato posto agli arresti domiciliari. Ilaria Mirabelli ha perso la vita il 25 agosto del 2024 sulla strada per la Sila mentre era in auto con Molinari con il quale aveva una relazione da alcuni mesi. La vettura sulla quale la vittima viaggiava assieme al suo fidanzato era finita fuori strada e il corpo della giovane era stato trovato a 50 metri di distanza. Ma sin dal primo momento la dinamica dell’incidente stradale non aveva convinto gli inquirenti, così come non aveva convinto la versione fatta dallo stesso Molinari agli investigatori.

Il 52enne, difeso dall’avvocato Nicola Rendace, riferì ai pm e ai carabinieri che alla guida dell’automobile, andata fuori strada, c’era Ilaria. Ma, in realtà, dalle indagini, coordinate dai pm Donatella Donato e Mariangela Farro, è venuta fuori un’altra ricostruzione della vicenda che, ora, il giudice per le indagini preliminari Benigno mette nero su bianco incrociando le testimonianze raccolte nell’immediatezza dei fatti e successivamente, ma anche i riscontri emersi dalle relazioni dei consulenti della Procura e dalle analisi dei medici legali. Molinari è risultato positivo ai test per l’assunzione di alcol e droga e, in particolare, per l’assunzione di cocaina. Per il giudice, era lui che guidava la Volkswagen Up dopo aver assunto alcol e cocaina “causando lo sbandamento del mezzo che, ribaltandosi, determinava la morte per schiacciamento e lacerazioni irreversibili degli organi interni della compagna Ilaria Mirabelli”.
 

Banner

 Molinari, scrive il Gip, potrebbe anche reiterare il reato dal momento che si è rivelato un “conducente inaffidabile” guidando in stato di alterazione. Secondo i giudici, il fatto che l’indagato avrebbe fornito versioni poco attendibili dell’incidente e ricostruzioni non veritiere, “non è in sé indice di pericolosità e reiterabilità del fatto, ma incide sul giudizio di affidabilità”. La famiglia della 39enne, molto conosciuta negli ambienti del Cosenza Calcio, attraverso l’avvocato Guido Siciliano, chiede da mesi che sia fatta luce sulla tragica morte di Ilaria

Banner

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner