"Un grande uomo di fede, un teologo sopraffino, un Pastore che da prelato prima e da Pontefice dopo ha saputo guidare la Chiesa nella modernità, senza mai tralasciare la storia e le tradizioni". Sono queste le parole che il presidente della regione, Roberto Occhiuto, esprime nell'accogliere la notizia della morte del Papa emerito Benedetto XVI, accompagnandole con una preghiera per lui.
“Esprimo il cordoglio del Consiglio regionale della Calabria per la morte del Papa emerito Benedetto XVI, teologo rigoroso e dall’immensa cultura. Nei calabresi, che hanno avuto, a ottobre del 2011, il privilegio di una sua visita pastorale a Lamezia Terme, (con 40mila fedeli accorsi), e nella monumentale Certosa di Serra San Bruno sulle orme del monaco tedesco Brunone di Colonia, è vivo il ricordo delle sua lucida analisi: ‘Una terra dove i problemi si presentano in forme acute e destabilizzanti; una terra dove la disoccupazione è preoccupante, dove una criminalità spesso efferata ferisce il tessuto sociale. Una terra in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza’. Così com’è ancora vivo - aggiunge il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso - il ricordo delle sue esortazioni ai calabresi ‘a fare appello alle risorse della nostra fede e delle nostre capacità umane, per non arrendersi e non cedere al pessimismo, sforzandoci di crescere nella capacità di collaborare e di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico’. Certo - disse - che i calabresi sapranno superare le difficoltà di oggi per preparare un futuro migliore”.
“Non cedete mai alla tentazione del pessimismo e del ripiegamento su voi stessi. Fate appello alle risorse della vostra fede e delle vostre capacità umane; sforzatevi di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene”. Le parole rivolte da Papa Benedetto XVI ai calabresi durante l’emozionante visita del 2011 a Lamezia Terme, restano un richiamo straordinario all’amore e alla responsabilità verso una terra in continua emergenza, con problemi acuti e destabilizzanti, ma forte del carattere tenace e generoso della sua gente". Lo scrive in una nota il sottosegretario all'Interno Wanda Ferro sulla scomparsa di Papa Ratzinger. "E’ una testimonianza che personalmente, da calabrese, considero tra le più preziose lasciate da Papa Ratzinger. Un pontefice che ha avuto il merito straordinario di segnare dei punti fermi, dal punto di vista religioso e culturale, sui temi della libertà religiosa, sul rapporto tra etica e vita sociale, sui pericoli del relativismo".
In queste ore sono tanti i messaggi di cordoglio che giungono da ogni parte della regione e del mondo. Tra questi anche lo scrittore calabrese Antonio Modaffari che ricorda Ratzinger per aver "rappresentato un pezzo della nostra storia, il suo apporto è stato decisivo anche nell'evoluzione del rapporto tra Chiesa e Media. È infatti per volontà di Benedetto XVI che la Chiesa approda su Twitter, succede esattamente 10 anni fa, nel dicembre del 2012. Fu il primo cinguettio, una straordinaria operazione di comunicazione sulla scia del grande lavoro fatto da Giovanni Paolo II e continuata oggi da Papa Francesco che, ogni giorno, ci dona, tramite questo social, messaggi di speranza. Anche per questo, grazie Papa Benedetto XVI".
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