Muore a 29 anni dopo il ricovero per ascesso dentale, i genitori di Corigliano invocano giustizia

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Eugenio Plastina
  15 febbraio 2024 12:16

di STEFANIA PAPALEO

Un ascesso dentale mal curato che si è trasformato in un'infezione letale, fino a soffocarlo e portarlo alla morte a soli 29 anni. Una tragedia che ha stravolto la vita della famiglia di Eugenio Plastina, che invoca giustizia e aspetta che la Procura faccia luce fino in fondo su una vicenda che, al momento, ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati dell'odontoiatra Salvatore Spina, che aveva in cura il paziente, del medico di base Domenico Plastina, e dei sanitari Giovanni Pietro Putortì,  Francesco Fusaro, Carmela De Vincenti,  dirigenti medici in servizio nei P.S. degli Ospedali “Giannettasio” e “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano dove la vittima fu ricoverata inutilmente. Ora la corposa perizia del Ctu depositata in Procura che parla chiaramente di "superficialità e intempestività" rispetto a quella tragica sera del 15 Marzo 2023 in cui il giovane Eugenio morì tra le braccia del padre Carlo, dopo essere giunti insieme qualche giorno prima presso il pronto soccorso del Centro Spoke di Corigliano con il giovane che presentava una anamnesi di “raccolta ascessuale sottomandibolare in pregresso ascesso dentale”,  "senza riuscire ad essere trasferito presso l'ospedale Annunziata di Cosenza, a causa anche dell’indisponibilità  di  una barella bariatrica idonea al trasporto in ambulanza del paziente affetto da obesità patologica.

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E sarà da qui, dunque, che ripartirà il sostituto procuratore di Castrovillari, Luca Primicerio, nell'indagine avviata sulla morte sospetta del giovane Eugenio, dalle conclusioni tratte dal consulente tecnico del proprio ufficio, Matteo Antonio Sacco - specialista in Medicina Legale e Dottorando di Ricerca in Medicina Digitale presso l'Università “Magna Graecia” di Catanzaro - chiamato ad accertare la riconducibilità del decesso del Plastina ad eventuali condotte colpose, negligenti ed imperite del personale sanitario intervenuto in seguito alle complicanze dovute a un ascesso odontogeno dell'ottavo elemento dentario.

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L'ipotesi di reato al centro dell'inchiesta è quella di concorso in omicidio colposo derivante da colpa medico-professionale, rispetto alla quale il Ctu ha intanto indicato come causa del decesso una “insufficienza cardiorespiratoria acuta secondaria a trombosi settica atrio-ventricolare destra, riconducibile a infezione purulenta dei tessuti molli del collo e suppurazione nello spazio tra faringe, esofago, trachea e rachide cervicale, con conseguente mediastinite, enfisema e pneumomediastino con emorragia endoalveolare cagionata da angina di Ludwig da ascesso odontogeno”.

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GLI AVVOCATI DELLA DIFESA E DELLE PARTI OFFESE

I sanitari indagati sono così difesi: Salvatore Spina (difeso dall’avv. Antonio Madeo del Foro di Castrovillari); Giovanni Pietro Putortì e Francesco Fusaro (difesi dall’avv. Angelo Lavorato del Foro di Castrovillari); Carmela De Vincenti (difesa dagli avv.ti Francesco Nicoletti e Giusy Acri del Foro di Castrovillari); Domenico Plastina (difeso dall’avv. Pasquale Pellegrino del Foro di Castrovillari).

Le parti offese sono così assistite: i genitori adottivi del giovane deceduto,  Carlo Plastina e Maria Rosa Scavello  (difesi dall’avv. Ettore Zagarese del Foro di Castrovillari);la moglie Valentina Chiaradia (difesa dall’avv. Pierpaolo Cassiani del Foro di Castrovillari); i fratelli  naturali  Rosy Plastina - già Bisogni (difesa dall’avv. Emanuele Tarantino del Foro di Castrovillari) e Dylan Arena - già Bisogni (difeso dall’avv. Domenico Chianese del Foro di Catanzaro), presenti nel nosocomio al momento della morte e a tutt’oggi "straziati dal profondo dolore e dall’inaccettabile gravità dell’ennesima triste vicenda di malasanità, che gli fa gridare fermamente  giustizia attendendo, nella convinta speranza di ottenere chiarezza in ordine a quanto verificato nella drammatica sera del 15 marzo 2023, l’imminente inizio dell’attività processuale", fanno sapere i legali, 

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