di ANTONELLA SCALZI
Crotone si conferma meta del turismo crocieristico e le polemiche dei giorni scorsi riguardo all’attracco in porto della nave Viking Cruises, non ferma l’entusiasmo del Comune che con la stessa enfasi dà notizia dei prossimi arrivi. In tutto sono sei i giganti del mare attesi tra il 6 settembre al 27 novembre.
Un calendario fitto che a settembre sarà inaugurato da Sirena, la nave targata Oceania. Neanche un mese dopo, il 2 ottobre, sarà la volta dell’Ocean Majesty della majestic Cruises. E gli arrivi di ottobre sono ben quattro. Il 7, il 17 e il 25: queste le altre tre date di attracco. Nomi altisonanti come Seacloud, Seabourn e Ms Serenissima faranno della città pitagorica la capitale calabrese delle crociere. Ma non finisce qui. Chiusura con il botto il 27 novembre quando al porto di Crotone attraccherà la Ms Amadea della Phoenix Reisen. Si chiuderà così un 2019 vissuto all’insegna del turismo marittimo.
Giganti che ospitano migliaia di persone per vacanze da favola, dunque, stanno scoprendo la Calabria e nonostante le polemiche la città si prepara a un’avventura per molti versi nuova. «Stop agli spettacoli folkloristici e alle bibite»: questo l’appello quasi disperato di cittadini preoccupati che Crotone possa dare l’immagine di città provinciale. Sì, perché le carenze ci sono e l’entusiasmo per l’andamento del turismo non è alle stelle, ma stavolta l’atteggiamento propositivo sembra voler prevalere sulle critiche che all’arrivo della Viking Cruises hanno monopolizzato il dibattito. I sei attracchi in programma, insomma, potrebbero fare la differenza e riscattare l’arrivo dei giorni scorsi perché se Crotone è apparsa come città poco aperta al mondo nulla vieta che la rotta si possa invertire. Di certo le scene di turisti disorientati che - hanno fatto notare i cittadini - «cercavano invano di comunicare in inglese e si sono scontrati con il muro della comunicazione» non si potranno cancellare con un colpo di spugna.
Recuperare il gap da oggi al 6 settembre appare una missione impossibile, ma forse quel mare di competenze di cui c’è un disperato bisogno può ancora essere arricchito da piccole gocce di gestione oculata della quotidianità. Orari di apertura al pubblico del museo e del castello in primis, poi le visite guidate e a cascata quelle accortezze che renderebbero migliore anche la vita dei residenti: una migliore pulizia delle strade, più vigili sul territorio e una viabilità meno complicata. A Crotone, dunque, stanno per iniziare tre mesi fondamentali per risalire la china di un turismo che non decolla e provare a fare da volàno a un turismo di cui la Calabria potrebbe vivere, ma che a livello gestionale lascia nitidamente trasparire lacune che segnano un gap enorme tra la nostra e le altre regioni d’Italia, ma anche dello stesso Sud.
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