'Ndrangheta e politica, annullato l'arresto per altri indagati vicini al clan Gallace
27 febbraio 2025 15:00
di STEFANIA PAPALEO
Ancora scarcerazioni nell'ambito dell'inchiesta su 'ndrangheta e politica nel Soveratese. Il Tribunale della Libertà, questa mattina, ha annullato l'ordinanza emessa il 29 gennaio scorso dal gip Sara Merlini nella parte relativa alla custodia cautelare in carcere applicata a Nicola Chiefari (difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Vincenzo Cicino), per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione delle armi, ordinandone l'immediata scarcerazione, e la parte relativa alla custodia cautelare agli arresti domiciliari che era stata applicata a Giuseppe Riitano e Domenico Geracitano (difesi dagli avvocati Vincenzo Cicino, Carmen Chiefari e Maria Caterina Cicino) per il reato di armi). Infine, gli stessi giudici hanno annullato per altri due indagati, Giuseppe Bava (difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Garruba) e Moreno Riitano (difeso dagli avvocati Cicino e Domanico), la misura cautelare in relazione al favoreggiamento a favore di Cosimo Gallace, lasciandoli, tuttavia, in carcere per il reato principale di associazione a delinquere di stampo mafioso.
LEGGI QUI I DETTAGLI DEL BLITZ E I NOMI DI 57 INDAGATI
La decisione segue quella assunta già per due indagati Cosimo Andreacchio (difeso dagli avvocati Vincenzo Cicino e Germanò) e Giuseppe Foti (difeso dall'avvocato Vincenzo Cicino), entrambi considerati dalla Procura vicini alla temibile cosca Gallace (LEGGI QUI).
Ora si attendono ulteriori decisioni dal punto di vista cautelare, in attesa che la Procura chiuda le indagini sui 57 indagati accusati di aver preso parte a una commistione di politica e 'ndrangheta sotto l'egida del can Gallace, con il coinvolgimento degli amministratori di Badolato per il reato di scambio elettorale politico mafioso (LEGGI QUI)
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