‘Ndrangheta nel cosentino: 17 arresti del clan Forastefano (I NOMI)

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images ‘Ndrangheta nel cosentino: 17 arresti del clan Forastefano (I NOMI)

  16 febbraio 2021 07:16

E' in corso dalle prime ore della mattinata un'operazione della Polizia di Stato per l'esecuzione di 17 misure cautelari a carico di altrettante persone appartenenti o vicini alla cosca di 'ndrangheta dei Forastefano, le cui attività criminali sono concentrate nella Sibaritide.

I reati contestati alle persone coinvolte nell'operazione sono, a vario titolo, associazione per delinquere di stampo mafioso, riciclaggio di denaro, estorsione e intestazione fittizia di beni.

Banner

Gli agenti stanno anche eseguendo alcuni sequestri di società e imprese.

I particolari dell'operazione in saranno resi noti alle 11 nel corso di una conferenza stampa in Questura a Cosenza alla quale prenderanno parte il Procuratore distrettuale di Catanzaro Nicola Gratteri; il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla; il direttore centrale anticrimine Francesco Messina e il direttore del servizio centrale operativo della Polizia di Stato Fausto Lamparelli.

Banner

In carcere

Pasquale Forastefano, 34 anni, detto “l’animale” reggente dell’omonima cosca di Cassano;  
Domenico Massa, 44, suo fidato “consigliori”, di San Lorenzo del Vallo;
Luca Talarico, 36, imprenditore agricolo di Spezzano Albanese;
Stefano Bevilacqua, 36, genero del superboss ergastolano di Cassano Franco Abbruzzese;
Gianfranco Arcidiacono, 36, parente e uomo di fiducia di Forastefano;
Alessandro Forastefano, 30, titolare di un’azienda di trasporti e fratello del reggente del clan;
Agostino Pignataro, 40, di Spezzano Albanese, uomo di raccordo della cosca con le aziende del settentrione d’Italia interessate ai trasporti da e per la Calabria;
Nicola Abbruzzese, 42, detto “semiasse”, personaggio di spicco dell’omonima consorteria di Cassano;
Antonio Antolino, 41 e Leonardo Falbo, 46, entrambi cassanesi e dipendenti di un’agenzia interinale utilizzata per truffare l’Inps per conto della cosca confederata facendo figurare come impegnati in lavori nei campi ben 173 finti braccianti agricoli.

Agli arresti domiciliari

Alessandro Arcidiacono, 51 anni, di Cassano, consulente di una nota famiglia proprietaria di centinaia di ettari di piantagioni di pesche convinta a cedere la gestione dei fondi rustici a una ditta “testa di legno” dei Forastefano riconducibile a Luca Talarico;
Vincenzo Pesce, 54, di Cassano, coinvolto nelle truffe all’Inps;
Giuseppe Bisantis, avvocato, 53 anni, di Paestum, ideatore  di una fittizia azione risarcitoria promossa dal clan contro un’agenzia interinale;
Damiano Elia, imprenditore agricolo di Cassano, ritenuto concorrente esterno nell’associazione mafiosa;
Francesca Intrieri, 29, di Castiglione Cosentino, segretaria dell’azienda di Talarico, coinvolta nella presunta truffa all’Inps;
Saverio Lento, 62, di Altomonte, uomo della cosca Forastefano;
Andrea Elia, 41, di Cassano.

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner