di PAOLO CRISTOFARO
Il Tar della Calabria ha respinto oggi il ricorso proposto dai gestori della RSA "Villa San Francesco" di Roggiano Gravina (CS) contro il commissario ad acta, Saverio Cotticelli, la Regione Calabria e l'Asp di Cosenza, con il quale lamentava l'esclusione dall'elenco delle strutture da contrattualizzare.
La struttura, autorizzata nel 2015, gestisce 25 posti letto. Nel 2016 era stato avviato il procedimento per conseguire l'accreditamento regionale, rilasciato il 4 febbraio 2020. In seguito al Piano di Rientro stabilito dal commissario ad acta e fissato il tetto massimo di spesa sostenibile annualmente con il Fondo Sanitario Regionale, l'Asp di Cosenza, nel ripartire il badget tra le strutture accreditate, ha escluso l'acquisto delle prestazioni della società di "Villa San Francesco".
Secondo il Tar le circostanze sarebbero controverse. Alla data di adozione del DCA 4/2020, la ricorrente non era stata ancora accreditata, pur essendo in corso il procedimento, che si è concluso solo successivamente. Il DCA, quindi, non poteva, secondo i giudici, riferirsi ad altri se non a quegli enti già accreditati. L'azienda ricorrente riteneva sufficiente, nelle motivazioni dell'appello, il parere della commissione ispettiva, ma non è un atto che può essere equiparato al provvedimento di accreditamento vero e proprio, come scrivono i giudici nella sentenza.
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