No allo scaricabarile, no alla caccia alle streghe. Gli anestesisti nazionali intervengono sul caso del feto morto a Vibo Valentia.
In particolare,denunciano gli anestesisti, "ricordiamo ancora una volta che in troppe realtà, ancor più pericolosamente laddove c'è un punto nascita, il numero degli anestesisti rianimatori presenti in servizio di guardia attiva h24 è largamente insufficiente alla reali necessità in caso di emergenze, nelle quali solo loro possono intervenire efficacemente per salvare vite; invece a tali situazioni si continua a sopperire chiamandoli d'emergenza da casa, nel regime della cosiddetta 'pronta disponibilità'".
"Questo continua e continuerà ad essere il nostro appello per la sicurezza dei cittadini finché i decisori politici e gli amministratori da cui dipende la buona organizzazione dei servizi ospedalieri - conclude l'Aaroi-Emac - non ci daranno completo e fattivo ascolto, in primis aumentando i posti dei medici in formazione nelle specialità di anestesia e rianimazione e di emergenza-urgenza".
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