"Cessata la materia del contendere". Così si sono espressi i giudici amministrativi (Prima sezione) sul ricorso presentato dall'avvocato Raffaele Bruno, rappresentato e difeso dall'avvocato Giuseppe Pitaro contro il
Comune di Catanzaro, rappresentato e difeso dagli avvocati Annarita De Siena, Saverio Molica, e nei confronti dell'Amc (Azienda per la Mobilità della Città di Catanzaro) S.p.A., Eugenio Felice Perrone, non costituiti in giudizio per l'annullamento del silenzio-rigetto formatosi sull'istanza di accesso agli atti presentata dall'avvocato Bruno il 14 luglio scorso e per la conseguenziale declaratoria dell'obbligo del Comune di Catanzaro di trasmettere al ricorrente i documenti richiesti .
Con un atto notificato il 21 agosto 2023 e depositato il 22 l'avvocato Bruno aveva spiegato di aver partecipato all’avviso pubblico pubblicato dal Comune di Catanzaro sul sito web il 26 maggio per una procedura comparativa per la nomina dell’amministratore unico dell’Azienda per la Mobilità della Città di Catanzaro S.p.A. (A.M.C. S.p.A.) società in house a totale partecipazione pubblica del Comune di Catanzaro e che il 12 luglio dopo l’avvenuta nomina, presentava istanza di accesso agli atti della procedura al fine di tutelare e difendere i propri diritti e interessi, chiedendo copia. Ma decorsi 30 giorni dalla presentazione dell’istanza, tutto era rimasto inevaso.
Da qui il ricorso per il quale il Tar ha decretato Cessata la materia del contendere.
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