"Ancora una gravissima aggressione nel carcere di Rossano, ad opera di un detenuto con problemi psichiatrici, contro un agente della Polizia Penitenziaria che ha riportato la frattura del braccio e dovrà essere operato. Il detenuto, all' uscita della cella per andare ai passeggi, senza motivo, ha aggredito l’agente".
Lo rende noto il sindacato Sappe. "Lo stesso detenuto, già ieri - continua il sindacato - , aveva spaccato la cella e buttato addosso ai colleghi pezzi di ceramica del water e del lavandino. Giorni addietro sembra che avesse detto allo psichiatra che avrebbe “spaccato” qualche poliziotto. Oggi, nell’aggredire il collega, gli è caduto addosso e il poliziotto ha riportato la frattura dell’omero, per cui dovrà essere operato in breve tempo. Tutto questo - affermano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Damiano Bellucci, segretario nazionale - non è più tollerabile. Non è possibile che il personale vada a lavorare per guadagnarsi da vivere e torni a casa con la testa, le braccia o le gambe rotte. A volte succede anche di peggio, come ieri a Palermo, dove a un agente è stata spappolata la milza a calci e pugni. Ormai, nelle carceri, si rischia la vita tutti i giorni, a causa del disastro causato negli ultimi anni passati da riforme folli, volute da ideologi che non hanno mai avuto a cuore la sicurezza del personale e dell’intero sistema penitenziario".
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