"Leggiamo con grande preoccupazione le disposizioni organizzative di cui in oggetto le cui logiche sono per noi incomprensibili figlie, probabilmente, di una organizzazione schizofrenica che ricorda il famoso “facite ammuina”. E’ noto a tutti che l’HUB di Cosenza ha ridotto la sua offerta di servizi sanitari per far posto alla gestione dei pazienti Covid. I pazienti affetti di patologie cardiache a causa della riduzione dei posti nel reparto di cardiologia dell’HUB di Cosenza sono dirottati sulla struttura di Paola per cui ci parrebbe logico un potenziamento del reparto di Cardiologia di Paola. Con una trovata di genio, invece, il direttore dello Spoke decide con nota del 13-11-20 di trasferire a Cetraro un infermiere del reparto di cardiologia di Paola, reparto già in affanno da prima che la seconda ondata dell’infezione Covid attanagliasse la nostra provincia". A dirlo è UIL FPL Cosenza.
"Non contento in data odierna si nomina “Commissario straordinario” dello Spoke e comunica a tutto il personale del comparto nonché ai dirigenti medici di Paola e Cetraro la loro messa a disposizione dello stesso. Ci era sembrato che l’ordinanza del Presidente della Regione prevedesse la conversione dei posti Covid solo nella struttura di Cetraro e considerato il forte ritardo nell’attuazione del piano Covid ci saremmo aspettati che il dirigente sanitario si occupasse con serietà della conversione dei posti assicurando la massima sicurezza del personale incaricato nella gestione del reparto Covid, riducendo al minimo la possibilità di infezione sia nella struttura di Cetraro che in quella di Paola. Avremmo voluto sentire parlare di formazione, avremmo voluto sentire di richieste di personale specializzato, avremmo voluto avere rassicurazioni sulla messa in sicurezza degli ambienti e dei lavoratori, sui controlli stringenti adottati per gli accessi e regole chiare che aiutassero i lavoratori ad affrontare lo straordinario lavoro che quotidiano sono chiamati a svolgere in questo periodo di pandemia", continua il sindacato.
"Dalle disposizione impartite dal direttore sanitario, invece, viene fuori un quadro allarmante: intende impegnare tutto il personale medico e non medico nel reparto Covid lasciando tutti gli altri pazienti al loro destino? Sta giocando con le solite manovre campanilistiche o semplicemente vuole dare, ancora una volta, sfoggio del suo potere? Siamo molto preoccupati perché abbiamo visto come facilmente si creano focolai di infezione e perché assistiamo impotenti davanti a tanti pazienti che non sanno a chi rivolgersi per ricevere cure. Invitiamo la Commissaria a voler intervenire immediatamente revocando le due disposizioni e riorganizzando lo Spoke di Cetraro-Paola al fine di contemperare le esigenze di cura dei pazienti Covid con la necessità di assicurare ai tutti gli altri pazienti no Covid le cure e la sicurezza di cui hanno bisogno. Riteniamo, infine, sottolineare che se la commissaria e i dirigenti non danno ascolto alle sollecitazioni rappresentate dalle organizzazioni sindacali a nulla valgono le minacce di ripercussioni per quei dipendenti che si vedono costretti a rivolgersi alla stampa per evidenziare le criticità che riscontrano ogni giorno", ha concluso l'Uil Fpl.
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