Occhiuto indagato per corruzione: proroga delle indagini sull’inchiesta delle nomine e dei bonifici sospetti

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Roberto Occhiuto
  15 giugno 2025 17:32

Al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, è stato notificato un provvedimento di proroga delle indagini nell’ambito dell’inchiesta che lo vede indagato per corruzione assieme ad altre quattro persone. Nella serata di giovedì era stato lo stesso governatore a dare notizia, attraverso i social, della sua iscrizione nel registro degli indagati e a sollecitare un colloquio con i magistrati. Si tratta di un’inchiesta della procura di Catanzaro (coordinata dal procuratore capo Salvatore Curcio e dal sostituto Domenico Assumma) che cerca di fare luce su nomine e incarichi in società di cui faceva parte il governatore assieme ad altri due indagati.

Uno di questi è il suo stretto collaboratore Paolo Posteraro, ex manager di Amaco, l’azienda di trasporti del Comune di Cosenza, e oggi capo segreteria di Matilde Siracusano, sottosegretaria del governo Meloni e compagna del presidente della giunta regionale. Poi risulta indagato anche Ernesto Ferraro oggi a capo di Ferrovia della Calabria.

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Nei confronti di Occhiuto non è stata eseguita alcuna perquisizione, ma da quanto è emerso ci sarebbe un decreto di perquisizione eseguito nei confronti di altri indagati. Il condizionale è d’obbligo perché in procura vige uno strettissimo riserbo sulle indagini; mentre agli indagati al momento sono stati notificati solo provvedimenti di proroga delle indagini dai quali i diretti interessati hanno scoperto di essere iscritti nel registro degli indagati.

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Intanto, i finanzieri stanno cercando di fare chiarezza su bonifici e versamenti che riguardano società di cui facevano parte Occhiuto e gli altri indagati. In particolare, dalle indagini è emerso che Posteraro è legato a Roberto Occhiuto per esserne stato socio in alcune società, quali “Tenuta del castello società agricola srl; Fondazione Patrimonio artistico retail srl; Parametro holding srl; Ytam srl. Dalle intercettazioni, emergerebbe che Posteraro avrebbe conferito denaro nelle società in cui era socio con Occhiuto.

Quest’ultimo - sempre secondo le indagini - ne avrebbe solo tratto beneficio in diverse forme: denaro; utilizzo di automobili per uso personale o per i suoi familiari; pagamento di multe per violazione del codice della strada. Inoltre, sotto la lente dei pm ci sarebbero anche nomine e incarichi ricevuti da Posteraro guadagnando cospicue somme di denaro. Si tratta di contestazioni fatte dai magistrati sulla base di accertamenti della Finanza, ma sui quali sono ancora in corso riscontri.

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