Il presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, ha scritto ai parlamentari calabresi esprimendo "forte preoccupazione su alcuni aspetti della Legge di bilancio 2020 all'esame nei due rami del Parlamento" che, a suo parere, "contiene scelte che penalizzano il Mezzogiorno e, in particolare, la Calabria". "Emblematica - sostiene il Governatore - è la cancellazione dei finanziamenti per le Zone economiche speciali. Non meno grave è il commissariamento dei relativi comitati di indirizzo. Su tali questioni il 6 novembre scorso ho già scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte e al Ministro della Coesione Giuseppe Provenzano. Si rischia, ove mai dovessero andare in approvazione queste misure, di vanificare un'importante occasione per attrarre investimenti in Calabria. D'altra parte, a fronte di queste scelte, non c'è alcun atto di programmazione per investimenti rivolti alla crescita ed allo sviluppo infrastrutturale. Anzi, dal testo approvato dal Governo emergono scelte di riduzione degli stanziamenti finalizzati a garantire il percorso di eliminazione del precariato attraverso innanzitutto il percorso di stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. Altrettanto significativo è il taglio operato sulle risorse necessarie per il lavoro nel settore idraulico-forestale. Si vanifica, così, uno sforzo messo in campo dalla Regione Calabria che, in questi ultimi anni, ha investito ingenti risorse finanziarie del proprio bilancio per avviare la stabilizzazione del precariato ed un riordino ed un processo di ottimizzazione nei due comparti, nonché un'intensa azione di risanamento e riqualificazione nell'organizzazione delle attività di forestazione e difesa del suolo. In questo contesto, inoltre, permangono anche ritardi ed inadempienze nell'attuazione degli investimenti già programmati per le infrastrutture nel porto di Gioia Tauro o quelli, relativi alla cantierizzazione delle opere previste e finanziate per l'ammodernamento della statale 106 jonica".
"Colgo l'occasione - afferma ancora Oliverio nella lettera ai parlamentari calabresi - per richiamare l'attenzione sugli effetti negativi conseguenti alla approvazione della legge di conversione del cosiddetto 'Decreto Sanità Calabria'. Si registra, prima di tutto, il mancato potenziamento dell'organico del personale nelle strutture sanitarie ed ospedaliere. E' in atto un processo di depauperamento, riduzione e dequalificazione dei servizi di prevenzione, di assistenza territoriale ed ospedaliera". "E' auspicabile, pertanto - afferma ancora il presidente della Regione - una modifica della norma. In particolare, è inevitabile lo sblocco delle assunzioni per l'immissione nei ruoli del servizio sanitario regionale del personale necessario a garantire i requisiti minimi di qualità e per la sicurezza dei servizi. Si evince che, permanendo tali condizioni, si afferma una grave discriminazione ed una particolare disattenzione da parte del Governo nazionale nei confronti della Calabria". "Credo sia dovere di tutti noi, a prescindere dalle rispettive collocazioni e valutazioni politiche - dice inoltre il presidente Oliverio - promuovere un'iniziativa per un impegno comune e quanto piu' unitario rivolto all'esclusivo interesse dei territori e delle popolazioni calabresi. Confido, pertanto, in un'iniziativa in sede legislativa, da parte Vostra, affinché si possano apportare le necessarie modifiche o integrazioni tese all'affermazione di risposte esaurienti e concrete alle questioni sollevate".
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