Alla faccia del dialogo. Un operatore del servizio charter nel porto di Catanzaro, questo pomeriggio, si è visto recapitare ben 8 verbali da 1.044 euro ciascuno. Una stangata da circa 8.400 euro. Il caso accertato da La Nuova Calabria riguarda un singolo ma non è escluso (anzi è altamente probabile) che gli altri operatori di uno dei pochi servizi turistici all'interno del porto di Catanzaro possano aver ricevuto altrettanti salassi.
In punta di diritto poco da eccepire alla contestazione della Guardia costiera non essendo da tempo rilasciate le autorizzazioni all'attracco ma di certo per l'operatore è l'ennesima doccia gelata proprio mentre, dopo una difficile e lunga trattativa con il Comune, sembravano essersi aperti degli spiragli per trovare una sistemazione non più di fortuna all'interno dell'infrastruttura portuale.
Della precarietà della condizione dei titolari delle barche che offrono il servizio charter ce ne eravamo occupati nei mesi scorsi (LEGGI QUI), da tempo non solo costretti a rivendicare uno spazio proprio ma, appunto, colpiti da reiterate sanzioni pecuniarie che tutto hanno fatto meno che incentivare lo spirito d'impresa. Facile intuire lo stato d'animo dell'imprenditore che si dice pronto ad azioni fortemente simboliche.
Eppure, nei giorni scorsi, il Comune aveva pubblicato tre avvisi (uno dopo l'offerta della Catanzaro servizi, l'altro per l'ampliamento degli attuali pontili dopo l'offerta dell'attuale concessionario privato e un altro per ormeggi gratuiti) che avrebbero dovuto portare alla creazione di quei posti barca necessari a ospitare anche gli operatori del servizio charter. Mentre si attende, fioccano le multe. (g.r.)
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