di EDOARDO CORASANITI
Sono passati 33 anni ma ancora mancava un tassello nella vicenda giudiziaria dell'omicidio di Marcello Gigliotti e Francesco Lenti, uccisi nel febbraio 1986 a Cosenza.
Questa mattina il giudice del Tribunale di Catanzaro, Claudio Paris, ha condannato a 10 anni di reclusione Roberto Pagano, già collaboratore di giustizia.
E' il 15 febbraio 1986 quando il cadavere di Francesco Lenti, 19 anni, viene ritrovato nella neve, decapitato, in una zona montuosa sull' Appennino paolano. Poco distante c' era il corpo senza vita del suo amico Marcello Gigliotti, 23 anni, noto agli investigatori anche come estremista di destra e a Stefano Delle Chiaie.
Sono due delle vittime della guerra intestina scatenatasi in uno stesso clan della mala cosentina per la spartizione di ricchi bottini, frutto di rapine. I carabinieri del reparto operativo di Cosenza hanno ritrovato i due corpi in contrada S. Angelo, nel comune di Falconara Albanese, nella stessa zona in cui avevano rinvenuto l' auto di Gigliotti, bruciata dai killer.
Per lo stesso episodio sono imputati anche Francesco Patinucci e il collaboratore Franco Pino.
Altri due imputati del duplice omicidio, Gianfranco Bruni e Gianfranco Ruà, hanno scelto il rito abbreviato e sono stati giudicati colpevoli e condannati a 30 anni di carcere, ma senza l’aggravante dell’associazione mafiosa, il 27 novembre del 2017.
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