Operazione "Genesi", il giudice Petrini sceglie il rito abbreviato

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Marco Petrini
  09 giugno 2020 11:31

di EDOARDO CORASANITI

Marco Petrini, il giudice (ora sospeso) accusato di corruzione e finito al centro della vicenda giudiziaria definita “Genesi”, ha scelto il rito abbreviato, la formula processuale che consente di ottenere lo sconto di un terzo della pena e la cristalizzazione degli elementi probatori finora raccolti dall'ufficio di Procura. La scelta del rito abbreviato è l'ultima novità processuale per Petrini, ora agli arresti domiciliari in una comunità religiosa di Decollatura dopo la decisione del Tdl di Salerno che ha accolto l'istanza dei suoi legali Francesco Calderaro e Agostino De Caro. A fine aprile, infatti, la Procura di Salerno ha deciso di mandarlo a processo insieme ad altri 5 indagati attraverso il giudizio immediato (LEGGI QUI)

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Operazione Genesi, scarcerato il giudice Petrini: ai domiciliari in una comunità religiosa di Lamezia Terme

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Optano per l'abbreviato anche Emilio Santoro detto “Mario”, medico in pensione di Cariati e già dirigente dell’Asp di Cosenza e l’avvocato del Foro di Catanzaro Francesco Saraco, di Santa Caterina dello Jonio.

Davanti al giudice Pellegrino del Tribunale di Salerno, i tre imputati compariranno il prossimo 30 giugno. 


Restano invece con il rito ordinario invece gli altri tre imputati a cui la Procura di Salerno ha notificato il decreto di giudizio immediato:  l’imprenditore di Cariati Vincenzo Arcuri; l’imprenditore crotonese Luigi Falzetta e l’ex consigliere regionale Giuseppe Tursi Prato, di Cosenza, difeso dall'avvocato Franz Caruso. L'inizio del processo per Arcuri, Falzetta e Tursi Prato è previsto per questa mattina.

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