Operazione "Genesi". Il Riesame restituisce in parte i soldi sequestrati al giudice Petrini

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Marco Petrini

Domani mattina l'esito sul ricorso per la scarcerazione

  28 maggio 2020 19:46

DI EDOARDO CORASANITI

Per sapere se Marco Petrini verrà scarcerato bisognerà aspettare domani mattina. 

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Intanto però il Tribunale della Libertà di Salerno ha accolto in parte il ricorso sul dissequestro delle somme presentato dagli avvocati di Petrini, il giudice (ora sospeso) indagato e arrestato nell’ambito dell’operazione Genesi, che lo scorso gennaio ha tirato fuori un presunto giro di favori e tangenti nella Corte d’Appello di Catanzaro e nella commissione tributaria del capoluogo di Regione. Nel mezzo ci sono presunti favori (anche sessuali), soldi e tangenti in cambio di sentenze e provvedimenti da aggiustare, anche di criminalità organizzata. 

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In attesa delle motivazioni, i magistrati hanno comunicato ai legali Francesco Calderaro e Agostino De Caro che il ricorso sul sequestro è stato in parte accolto. Dopo la discussione di questa mattina della difesa durata fino alle 13 (LEGGI QUI), domani mattina si dovrebbe conoscere la somma che i giudici hanno ritenuto di sbloccare.
La Procura di Salerno, infatti, il 7 maggio scorso ha sequestrato 10.988,37 euro al magistrato, ritenendo che fosse il risultato di presunte tangenti. Convinzione che ha trovato l'opposizione della difesa, la quale ha sostenuto che si trattava di somme relative allo stipendio e non il presunto provento delle mazzette intascate in cambio di sentenze aggiustate all'occorrenza.

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Contestualmente, i giudici del Tdl renderanno noto l'esito sul ricorso presentato per ottenere la scarcerazione dopo il nuovo arresto avvenuto il 29 aprile, quando per Petrini è tornato in carcere a seguito dell'accusa di un presunto inquinamento di prove.

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