Toghe corrotte, indagine "Genesi". Nuovo round al Riesame: il giudice Petrini chiede la libertà dopo il secondo arresto. Oggi la decisione

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Marco Petrini
  28 maggio 2020 16:03

È attesa in queste ore la decisione del Tribunale della Libertà di Salerno sul nuovo Riesame presentato da Marco Petrini, il giudice (ora sospeso) indagato nell’ambito dell’operazione Genesi, che lo scorso gennaio ha tirato fuori un presunto giro di favori e tangenti nella Corte d’Appello di Catanzaro e nella commissione tributaria del capoluogo di Regione. Nel mezzo ci presunti sono favori (anche sessuali), soldi e tangenti in cambio di sentenze e provvedimenti da aggiustare, anche di criminalità organizzata.

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I suoi avvocati, Francesco Calderaro di Castrovillari e Agostino De Caro di Salerno, hanno discusso davanti ai magistrati fino alle 13. 

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La difesa ha ribadito le ragioni per cui il proprio assistito non doveva tornare in carcere lo scorso 29 aprile (LEGGI QUI): il magistrato è stato inizialmente arrestato il 15 gennaio scorso, passato agli arresti domiciliari dopo la collaborazione con la Procura di Salerno e nuovamente arrestato a fine del mese scorso. Il nuovo arresto eseguito dai militari della Guardia di Finanza, su ordine della Dda di Salerno, è scattato a seguito di un presunto inquinamento di prove di Petrini.

I legali, inoltre, nelle scorse settimane hanno presentato istanza di Riesame Reale in relazione al sequestro di una somma pari a quasi 11 mila euro in quanto la cifra riguarda lo stipendio e non il presunto provento delle mazzette che avrebbe intascato in cambio di sentenze aggiustate all'occorrenza (LEGGI QUI). 

Al di là dell'aspetto cautelare, Petrini e altri 4 indagati compariranno davanti al Tribunale di Salerno (LEGGI QUI): per loro la Procura ha optato il giudizio immediato. 

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ed.cor.

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