di STEFANIA GAMBARDELLA
A seguito delle notizie di stampa e soprattutto dell'iniziativa giudiziaria della Procura di Salerno nei miei riguardi, sento il bisogno di far luce sulla realtà effettiva, cosa che mi auguro mi sarà consentito di fare, scendendo in maggiori dettagli ai procuratori della Repubblica di Salerno. La tragedia che ha devastato me e i miei figli è sotto gli occhi di tutti. Adesso mi si accusa di avere indotto il mio ex marito ad alterare la verità nel corso delle sue dichiarazioni.
Quando basta leggere la conversazione intercettata nella sua interezza per avvedersi che in quella come in qualche altra occasione in cui ho avuto contatti telefonici con lui, l'ho sempre sollecitato a dire la verità ed a non alterare i fatti effettivamente a sua conoscenza. Sollecitazione di carattere generale non avendo contezza di cosa e di chi parlasse.
Basta leggere la conversazione posta a fondamento della contestazione a me fatta per avvedersi che nessuna sollecitazione in nessun senso vi è stata da parte mia. Addirittura la mia resistenza a che lui ritornasse a Lamezia Terme per motivi facilmente intuibili, mi si è rivoltata contro. Ma ripeto sarà la Magistratura ad accertare la verità. Verità già in atti. Basta ascoltare e trascrivere quella conversazione nella sua interezza. Ringrazio per avermi concesso questo spazio.
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