Operazione "Nerone": "I fermati volevano mettere a ferro e fuoco Castrovillari"

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Eugenio Facciolla
  29 ottobre 2019 14:28

Quattro incendi - in uno dei quali sono state distrutte 12 auto di un autosalone - ed almeno cinque atti intimidatori con l'utilizzo di bottiglie contenetti benzina e proiettili: era il modus operandi di una banda di estorsori sgominata dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari che hanno eseguito 5 provvedimenti di fermo emessi dalla Procura.

"Tutto - ha spiegato il procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla incontrando i giornalisti - è partito dall'incendio delle 12 autovetture nell'autoconcessionaria Antes di Castrovillari. In circa 15 giorni siamo riusciti a sgominare una vera e propria banda che voleva mettere a 'ferro a fuoco' l'intera città. C'era stata una vera e propria dichiarazione di guerra nei confronti delle Istituzioni. Una dichiarazione di 'guerra' che abbiamo raccolto e i risultati sono i cinque fermi di stamattina. Abbiamo stroncato sul nascere quel che poteva diventare un fenomeno delinquenziale di più grave entità. Come prima cosa abbiamo inteso capire come si muovevano queste persone. Abbiamo scoperto che noleggiavano sempre con maggiore frequenza delle automobili, questo per eludere eventuali microspie e per rendersi invisibili alle forze dell'ordine. Una volta scoperta questa cosa ci siamo attivati di conseguenza. Nemmeno la notte scorsa si sono fermati. Mentre si era in attesa di eseguire i fermi, venivano consumati altri episodi delittuosi: alcuni spari davanti a un bar".

Al termine delle indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castrovillari guidati dal maggiore Giovanni Caruso e coordinate dal procuratore di Castrovillari Eugenio Facciolla e dal pm Simona Manera, sono stati sottoposti a fermo Cosimo Abbruzese, detto Coco, di 28 anni, Francesco Abbruzzese (23), Salvatore Lione (23), Fabiano Falcone (26) e Francesco Cavaliere (34). Sono accusati di essere i presunti responsabili di alcuni episodi estorsivi e incendiari consumatisi nelle ultime settimane ai danno di imprenditori. Il gruppo, è stato spiegato nel corso della conferenza stampa, realizzava sopralluoghi sugli obiettivi da colpire prima di mettere a segno la strategia criminale, parlando apertamente di quelli da minacciare e quelli da "non toccare" perché probabilmente già assoggettati. All'incontro ha partecipato anche il sindaco di Castrovillari Mimmo Lo Polito. "Oggi - ha detto - siamo più tranquilli. Siamo soddisfatti perché la fiducia riposta nella Procura e nelle forze dell'ordine ha avuto immediato riscontro. Sappiamo che i carabinieri hanno lavorato con abnegazione giorno e notte, per noi, per la nostra comunità".

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