Rinviati a giudizio anche Adamo e Incarnato. Il Gip ha dichiarato la non sussistenza di un’associazione a delinquere
24 luglio 2020 10:50di EDOARDO CORASANITI
Per il giudice dell'udienza preliminare, Alfredo Ferraro, bisogna andare a processo tranne che per Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza. Ma con un’importante novità rispetto agli originari capi d’imputazione: il Gup ha dichiarato la non esistenza dell’associazione a delinquere contestata a Nicola Adamo, Mario Oliverio, Luigi Zinno, Giuseppe Lo Feudo, Pietro Ventura, Rocco Borgia.
Dunque, il 27 aprile 2021 a Catanzaro, inizierà il processo davanti al Tribunale collegiale per verificare le eventuali responsabilità penali collegate ai lavori della metropolitana leggera di Cosenza-Rende e del nuovo ospedale del capoluogo Bruzio e che ha determinato l'indagine battezzata " Passepartout".
A processo ci vanno a finire Mario Oliverio, 66 anni, ex presidente della Regione Calabria; Nicola Adamo, 62 anni, ex consigliere regionale; Luigi Incarnato, 64 anni, commissario della Sorical, la società di gestione delle risorse idriche regionali; Luca Morrone, 41 anni; Luigi Giuseppe Zinno, 65 anni, ex dg regionale dei Lavori Pubblici; Giuseppe Lo Feudo, 64 anni; Pietro Ventura, 53 anni, Rocco Borgia, di 75 anni; Antonio Capristo di 60 anni; Giuseppe Trifirò, 58 anni; Santo Marazzita di 56; Giulio Marchi di 69 anni; Armando Latini 65 anni; Giovanni Forciniti di 55; Fortunato Varone di 42 anni. Tra gli avvocati della difesa, si leggono i nomi degli avvocati Danilo Iannello, Gaetano Gallipo, Francesco Gambardella, Sergio Rotundo, Vincenzo Belvedere, Nicola Carratelli, Pasquale Barbieri, Leopoldo Marchese, Rocco Borgia, Maria Greco,
Lo ha deciso oggi il Gup di Catanzaro, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio e il ridimensionamento di alcune posizioni da parte del pubblico ministero Graziella Viscomi.
Nella stessa vicenda sono indagati anche Tito Bertinulli, 63 anni; Eugenia Montilla, di 56 anni, Pasquale Gidaro di 52 anni, Arturo Veltri, 37 anni. Hanno scelto il rito abbreviato e il processo si celebrerà il 23 ottobre.
L'indagine è quella della Procura di Catanzaro e denominata “Passepartout”, che vede coinvolti politici, alti dirigenti regionali, tecnici e imprenditori. Nelle carte i lavori della metropolitana leggera di Cosenza-Rende e del nuovo ospedale del capoluogo bruzio: gli inquirenti sospettano che per entrambi i casi siano state messe in atto delle turbative d’asta, abusi d'ufficio, frodi nelle pubbliche forniture.
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