Ha disarticolato un sodalizio di matrice 'ndranghetista riconducibile alla famiglia dei Giorgi, detti Bovinciani, l'operazione 'Platinum Dia' che questa mattina ha portato all'esecuzione di 33 arresti.
La famiglia è accusata di gestire un traffico internazionale di stupefacenti che coinvolgeva, oltre a Calabria, Piemonte, Sardegna e Sicilia, anche il Land del Baden, in Germania, dove i Giorgi gestivano una catena di ristoranti chiamati 'Paganini'. La complessa inchiesta ha inoltre accertato i rapporti tra i Giorgi e gli Assisi, Nicola e il figlio Patrick, all'epoca latitanti, per l'approvvigionamento di cocaina dal Brasile. L'inchiesta ruota anche sulle attività in seno al 'locale di Volpiano' certificando il ruolo della gestione del patrimonio accumulato in maniera illecita dalla famiglia Agresta, di Platì, che vede come capo Antonio, 61anni, massimo esponente, secondo gli investigatori, della Ndrangheta in Piemonte, già detenuto per altre inchieste.
Le indagini hanno permesso di arrivare anche Gianfranco Violi, ai fratelli Mario e Giuseppe Vazzana e di Domenico Aspromonte, anche loro affiliati alla locale di Volpiano, che attraverso una rete di società e attività imprenditoriali di cui una parte del patrimonio sempre di origine illecita è riconducibili sempre agli Agresta.
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