di TERESA ALOI
"A nome di Gaspare, Melchiorre, Baldassare e Carlo Magno che col suo cavallo bianco distrussero tutti i nemici del suo regno, con una mantella sulle spalle e a fianco uno spadino formarono il 'trequartino'".
Un pizzino con su scritto la formula per il passaggio al grado di "tre quartino" della 'ndrangheta, uno dei più alti nella gerarchia criminale calabrese, è stato sequestrato nel corso delle indagini condotte dai carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Vibo Valentia che stamani hanno portato all'arresto di 334 persone in tutta Italia.
La 'ndrangheta, infatti, nonostante la sua capacità di gestire affari milionari e intessere rapporti col mondo politico ed istituzionale, resta ancorata alle tradizioni e l'affiliazione avviene ancora oggi con riti del passato.
Nelle carte dell’ordinanza sono cristallizzate le definizioni delle "doti" di ‘ndrangheta, dette anche "gradi" o "fiori". "La "dote" o "Grado" o "fiore" definisce la collocazione nella gerarchia di ciascun affiliato, esplicativa del "valore" del sodale all'interno della compagine e man mano che il “valore" aumenta, cresce la dote stessa e l'affiliato acquista un grado superiore.
C’è il "giovane d'onore", il "picciotto d'onore", il "camorrista", lo "sgarrista" o "camorrista di sgarro", il "santista", il "vangelo", il "tre quartino", il "quartino", il "padrino".
Gradi che si acquistano una volta entrati o meglio – “per dirla in gergo mafioso "battezzati” - nella ‘ndrangheta “con un rito preciso, che può avvenire automaticamente, se si tratta di un figlio di un esponente dell'organizzazione, oppure con un giuramento”.
Una impostazione, che entra a piano titolo nell’ordinanza che a sua volta richiama una sentenza oltre alle dichiarazioni di collaboratori di giustizia che la cementificano.
“Per quanto riguarda l'affiliazione di un nuovo componente al sodalizio, quest'ultimo – si legge nelle carte - una volta manifestata l'intenzione di divenire ’ndranghetista ad un soggetto che già sa appartenere al sodalizio, viene condotto da un sodale, il quale a sua volta può chiedere al futuro affiliato di rivolgersi ad altro affiliato o anche al boss, così si passa parola che il giovane sta chiedendo un Fiore. In tale contesto il giovane potrebbe essere messo alla prova per verificare le sue capacita criminali e quindi gli può essere chiesto di compiere qualche azione criminale. Così facendo da contrasto onorato si diventa Giovane d'Onore, ovvero il giovane è in procinto a diventare un futuro Picciotto, già accettato dal sodalizio”.
Sarà poi il tempo, oltre allo spessore criminale – “per ottenere lo Sgarro bisogna macchiarsi di sangue, rendersi autore di sparatorie o accoltellamenti” a fare il resto.
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