di EDOARDO CORASANITI
Palla ai giudici: il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha scarcerato 7 delle 18 persone coinvolte nell'operazione "Testa di serpente", il blitz realizzato da Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri e che avrebbe sgominato le cosche degli italiani e i rom di Cosenza, i Lanzino-Ruà-Patitucci e gli Abruzzese (LEGGI QUI).
Ad uscire dal carcere sono Pasquale Germano 25 anni, Giovanni Drago 26 anni, Carlo Drago 55 anni, Francesco Casella 56 anni, Marco Abbruzzese 29 anni, Luigi Abbruzzese 34 anni, Adamo Attento 27 anni.
Alcuni di loro erano stati trasferiti a Napoli Poggioreale, Napoli Secondigliano e Lecce.
I destinatari dei provvedimenti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di omicidio, estorsione (tentata e consumata) nei confronti di numerosi titolari di attività commerciali ed imprenditoriali del cosentino, porto e detenzione illegali di armi anche da guerra, stupefacenti, usura in danno di imprenditori che versavano in stato di bisogno e lesioni. Il territorio su cui avrebbero operato è Cosenza.
Gli avvocati che difendono gli indagati sono Cesare Badolato, Giancarlo Greco, Paolo Pisani, Filippo Cinnante, Paolo Guadagnuolo, Gaetano Maria Bernaudo, Fiorella Bozzarello.
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