«Assumere personale qualificato e selezionato attraverso un concorso pubblico che ne abbia certificato le competenze – qual è quello espletato dall'Asp di Vibo Valentia per il reclutamento di operatori socio-sanitari – è un dovere ineludibile e categorico. Altrettanto sicuro – afferma il consigliere regionale Francesco Pitaro – è che le scelte del personale, come sancisce l’articolo 97 della Costituzione, non può effettuarsi sulla base di criteri discrezionali».
Intervenendo sull’assunzione da parte dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza di 40 operatori socio-sanitari risultati idonei e inseriti nella graduatoria definitiva del concorso indetto dall’Asp di Vibo Valentia, Pitaro aggiunge: «L’Azienda Ospedaliera di Cosenza sta agendo legittimamente, in quanto sta reclutando personale attingendo da una graduatoria formatasi a seguito dell’espletamento di una procedura concorsuale pubblica. È giustificabile, a fronte di un concorso bloccato da ben tre anni, il disappunto di chi lamenta la lentezza delle procedure per l’assunzione di OSS nella sanità, ma pensare di effettuare assunzioni in una pubblica amministrazione aggirando le norme che disciplinano il reclutamento del personale, è semplicemente illegittimo. D’altro canto, perché perdere tempo nell’indire e svolgere nuovi concorsi, quando si può (e si deve!) reclutare OSS da una graduatoria di idonei già pubblicata e pronta allo scorrimento? Senza dimenticare – conclude il consigliere regionale – che sarebbe illogico e pericoloso per la stessa incolumità dei candidati chiedere di espletare oggi, in un frangente segnato da una grave emergenza sanitaria, nuovi concorsi peraltro bloccati dal Governo».
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