"I lavoratori del presidio ospedaliero di Cetraro, insieme ai cittadini stanno attuando una forte protesta a difesa della Sanità di quel territorio". Lo ricorda il segretario generale della Federazione poteri locali della Uil, Susanna De Marco secondo cui "la scintilla che ha innescato le manifestazioni è stata la chiusura del Punto nascita dello Spoke del Tirreno". Ecco perché - a suo avviso - la popolazione è scesa in piazza occupando l’ospedale con un presidio permanente che da dieci giorni. sotto una tenda fa sentire forte la rabbia che pervade tutta la cittadinanza di questo territorio, cittadinanza che, si vede scippata di un altro importante pezzo di Sanità, fondamentale per la buona assistenza sanitaria e il diritto alla salute dei cittadini".
Da qui la consapevolezza che la Uilfpl territoriale di Cosenza, non possa "rimanere insensibile di fronte a un’azione sacrosanta a difesa della salute dei cittadini e pur presenziando con i propri dirigenti aziendali a tutte le fasi dell’iniziativa Ritiene di dover scendere in campo con tutta la forza dell’organizzazione". D’altronde - ha ribadito Susanna De Marco - "ci battiamo da anni per la difesa dei presidi sanitari, contro una classe politica barbara e incolta che ha usato la sanità, non come presidio di civiltà, ma, come strumento di consenso elettorale ed accaparramento di grandi risorse economiche".
E il suo pensiero corre alla manifestazione del 22 luglio scorso, a quel confronto con i prefetti servito a far "rilevare che la sanità è anche una questione di ordine pubblico, che la protesta può esplodere in qualsiasi momento". Ed è anche per questo che per lei "l’unione che si è creata a difesa del punto nascita dello Spoke del Tirreno è un esempio di come i soprusi e le prevaricazioni uniscano le forze in campo, e ora i sindacati, le forze politiche sane e la popolazione di questo territorio sono uniti per una battaglia che vedrà un solo vincitore contro l’inerzia di una burocrazia non adeguata e succube di politici senza scrupoli che hanno depredato per anni il bene comune",
Netta la bocciatura del Decreto Calabria che - ha detto - "produrrà solo effetti negativi come in parte sta già avvenendo, i direttori delle Aziende sanitarie e ospedaliere non vengono nominati, i dirigenti anziani, reggenti di un sistema che fa acqua da tutte le parti si dimettono, mentre chi ha il potere di decidere e risolvere si gode la vita facendo selfie sulle spiagge". ma la Uilflp non molla. "Restiamo in campo - ha detto Susanna De Marco - per la riapertura del punto nascita del Tirreno Cosentino e ci fermeremo soltanto quando la popolazione potrà godere di un sistema sanitario degno di questo nome".
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