“In un momento molto delicato per la salute di padre Fedele, la cui persona e la cui opera stanno a cuore a moltissimi, avvertiamo il dovere di comunicare le sue volontà, secondo quanto egli stesso ha chiesto, e nello stesso tempo sentiamo il desiderio di esprimere pubblicamente la gratitudine che nutriamo per le circostanze che ne stanno accompagnando la degenza”. E’ quanto è scritto in un comunicato congiunto dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, della Provincia di Calabria dei frati minori cappuccini e della Casa San Francesco. Padre Fedele è al momento ricoverato nel reparto di Geriatria dell’Inrca a Cosenza. Il religioso, 87 anni, storica figura del mondo della Chiesa e del volontariato cosentino, noto anche per la sua vicinanza al mondo ultras cosentino, fu arrestato e assolto dall’accusa di aver violentato una suora. Da allora fu sospeso dall’Ordine dei cappuccini e non può celebrare messa. Nei giorni scorsi, il vescovo di Cosenza, Giovanni Checchinato, ha assicurato i fedeli che Padre Fedele potrà dire messa appena starà meglio essendo questo un suo ultimo desiderio. Ora la Chiesa cosentina ha espresso, attraverso un comunicato congiunto, le parole del religioso le cui condizioni sono sempre gravi. “Padre Fedele - è scritto nel comunicato - ha chiesto che in questo momento si dicano a suo nome poche parole: chiede a tutti che si ami la Chiesa e che cessi ogni tipo di polemica; desidera che si comunichi il suo amore per tutti; esprime la sua gioia per l’affettuosa presenza della Chiesa locale, dei Frati Cappuccini e di Pasqualino Perri accanto a lui, alla Sig.ra Teresa Boero, Presidente dell’Associazione “Il Paradiso dei poveri” e sua assistente personale, e ai suoi amici e volontari. Visitare in questo momento padre Fedele e raccoglierci insieme attorno al suo letto di degenza non è per la Diocesi, i Frati e il Direttore di “Casa S. Francesco” (già “Oasi francescana”) - si fa rilevare - un gesto estemporaneo e isolato, bensì il normale esito di un rapporto che si è ristabilito già da anni, dopo le note vicende che lo hanno messo alla prova. La riconciliazione cristiana, il sostegno affettuoso e la consuetudine familiare caratterizzano da tempo le nostre relazioni con Padre Fedele e la sua presenza nei nostri luoghi".
"Tutto questo, che costituisce la “sostanza” umana e cristiana dei fatti, non deve essere adombrato - si legge - da discussioni mediatiche spesso prive di fondamento, ma è ciò che davvero interessa noi e padre Fedele e ciò che lo sta sostenendo e gratificando in questi momenti di malattia e sofferenza. Siamo una sola famiglia e come tale ci raccogliamo attorno a padre Fedele. A tutti chiediamo, insieme a lui, che sulla base di questo dato di fatto così bello e importante, la memoria sia purificata e la comunità civile ed ecclesiale di Cosenza si riunisca ancora con affetto e gratitudine attorno a padre Fedele. Desideriamo chiedere a tutti che insieme, in nome dei valori vissuti e seminati da padre Fedele, diamo testimonianza di unità e pace in un mondo tanto disgregato. A suo nome - è la conclusione - a tutti diciamo grazie per la vicinanza e l’interessamento di questi giorni e chiediamo ancora preghiere per un decorso positivo della malattia e per la serenità del suo spirito”.
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