Parco Robinson di Rende, Motta e Bilotti: “Inclusivo significa accessibile a tutti, percorso sensoriale modello virtuoso”

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images Parco Robinson di Rende, Motta e Bilotti: “Inclusivo significa accessibile a tutti, percorso sensoriale modello virtuoso”

Il presidente dell’Unione Ciechi e il delegato alla consulta accessibilità rispondono alla Federazione Riformisti.

  12 dicembre 2022 15:20

In merito alle polemiche da parte della Federazione Riformista di Rende sugli interventi previsti da parte dell’amministrazione comunale all’interno del Parco Robinson è voluto intervenire il Presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Cosenza, Francesco Motta, il quale ha partecipato ai tavoli di co-progettazione dell’intervento sul Parco Robinson.

“L’idea di inserire i percorsi sensoriali all’interno del parco non nasce da esperimenti metafisici o esoterici, bensì da esperienze virtuose come quella di Ticino, Messina o di Vitorchiano. Realizzare un Parco inclusivo significa proprio includere tutte le esperienze possibili all’interno di un’unica realtà verde in modo da raggiungere tutti i potenziali cittadini. Lo scopo dei percorsi è quello di creare un contatto pieno con la natura per mezzo di un itinerario basato sui cinque sensi all’interno di un complesso botanico diversificato, che arricchirebbe l’offerta del parco e l’esperienza di chi, come noi non vedenti, non ha le stesse opportunità di accedere alla natura e al verde urbano come gli altri”, spiega il presidente Motta.

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Il Parco Robinson si appresta a divenire infatti il parco inclusivo più grande d’Europa.

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Il progetto che rientra nella programmazione Unitaria 2014-2020. POR Calabria FESR-FSE 2014-2020 - Agenda Urbana Cosenza - Rende 2014-2020, prevede la riqualificazione del polmone verde della città dell’oltre Campagnano con percorsi pedonali attrezzati, la riqualificazione ed integrazione dell'area giochi, la realizzazione di percorsi sensoriali, l’ampliamento ed il ripristino dell’impianto di illuminazione, oltre alla realizzazione di una rampa di collegamento con l’ex-ponte ferroviario che con un percorso ciclopedonale unirà il Parco Robinson al Nicholas Green.
“Grazie alla sinergia ormai collaudata con l’Uici e la Fispic, inoltre, l’area dell’ex Marchesino destinata alla cittadella degli sport paralimpici, unica realtà nel sud d’Italia, consentirà la costruzione di un vero e proprio corridoio verde che si congiungerà al Parco Robinson. Creeremo un cordone ecologico – sociale – sportivo unico, attraverso l’unione di spazi isolati, alcuni dei quali in disuso, in guisa da creare un centro di interessi diffuso ma, al tempo stesso, concentrato.”, ha affermato Giovanni Bilotti, membro della consulta dello sport con delega alle discipline paralimpiche e DS dell’Olympia.

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Bilotti, Presidente dell’organizzazione di volontariato Sicurezza Autonomia e Mobilità nonché membro della neonata Consulta per l’Accessibilità e il Decoro Urbano, che ha partecipato ai medesimi tavoli di co-progettazione ha voluto poi sottolineare come: “i percorsi sensoriali si inseriscono all’interno di un intervento che sul Parco realizza proprio quanto la Missione 5, Componente 2, investimenti 2.1 e 2.2, richiede al paese: avviare processi di rigenerazione urbana improntati all’inclusione, all’accessibilità e alla sostenibilità ambientale".

Il giovane ingegnere ha poi concluso: “nella nostra provincia non c’è un parco che preveda l’accessibilità in termini di percorsi tattilo-plantari, mappe e targhe tattili, il progetto mira a creare un presidio di civiltà un parco che, prima di tutto, dovrebbe essere a disposizione dei cittadini e dei bambini. Ma proprio tutti, nessuno escluso”.

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