PD, si "bituma" la strada per portare Oliverio alla candidatura senza primarie

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editoriale

  20 luglio 2019 21:00

 

Tappeti rossi -si fa per dire anche se questo colore politicamente è stato sempre il suo preferito- per l’attuale governatore Mario Oliverio. Non c’è il “si” ufficiale del Partito ma una mezza benedizione a questa candidatura l’avrebbe già data, dopo un colloquio diretto, anche il segretario Nicola Zingaretti. Una spinta importante che diventerebbe determinante anche se alla fine per dare una parvenza di unanimità democratica si dovesse optare per le “primarie”. Per il grosso del Pd calabrese dunque, Oliverio e…basta. Ovviamente colpi di scena non politici a parte.

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Però il partito non vorrebbe farsi cogliere alla sprovvista e quindi una panchina, se pure “corta”, la sta organizzando. A sedervi sopra personaggi vecchi e nuovi. Apparentemente, almeno, una crepa nel Partito dem sarebbe stata sistemata ma non sarà una partita facile sistemare ora la quadratura delle alleanze nel centrosonistra. Sarà in grado il Pd targato “zingaretti” – e con qualche probabile defezione in preventivo (cosa faranno i renziani ortodossi al traino dell’ex segretario regionale Ernesto Magorno e che annovera anche il deputato catanzarese Antonio Viscomi è ancora da decifrare)- di riscuotere un nuovo assist da parte degli altri partiti e dalla crescente lista dei movimenti d’opinione per la leadership dello schieramento?

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Il futuro prossimo per la frammentata politica calabrese è pieno di interrogativi e se sarà roseo o ancora più nero dipende dalle risposte che daranno gli attori della politica e se saranno bastevoli per far tornare tanti calabresi esprimere il loro voto di conseguenza. E c’è anche l’aspettativa se M5S e Lega ripeteranno le loro recenti performance elettorali.  

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