di PAOLO CRISTOFARO
Tenuità del fatto che non risulta dunque di particolare gravità e continuità. Questa la motivazione sostanziale che ha portato la Corte d'Appello di Catanzaro, con sentenza del 29 novembre 2022, ad assolvere il rappresentante di un’attività di raccolta scommesse di Pietrapaola che era stato condannato dal Tribunale di Castrovillari alla pena di mesi 4 di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, accogliendo la tesi avanzata dallo Studio Legale Arcangelo.
Al titolare veniva contestato che nella sua qualità di rappresentante legale della Società di raccolta scommesse, in assenza di concessione, autorizzazione o licenza, esercitando attività illecita di intermediazione, raccoglieva direttamente le scommesse su gare virtuali temporizzate di corse di cani, incassando dai clienti le relative puntate che avvenivano mediante collegamento al sito del bookmaker straniero.
La Corte d’appello di Catanzaro, valutando positivamente le argomentazioni difensive, ha quindi assolto l’imputato per particolare tenuità del fatto. Secondo la difesa infatti l’art. 131bis c.p., legato proprio alla lievità in caso di specifici reati, trovava applicazione in relazione alla fattispecie contestata per una serie di argomentazioni riportate in fase processuale dagli avvocati.
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