"In questi giorni stiamo assistendo a interventi sulla stampa in merito ai finanziamenti che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) dovrebbe destinare alla sanità calabrese, che dovrebbero valorizzare, tra l'altro, la Medicina di prossimità come da alcuni anni chiede “Comunità Competente".
Il nostro timore è che i probabili 301 milioni destinati alla Calabria per costruire le Case di Comunità, gli Ospedali di Comunità e per l'acquisto di tecnologie sanitarie e altro possano fare la stessa fine del miliardo di euro disponibile, in alcuni casi da oltre 20 anni, per l'edilizia sanitaria e non spesi perché la sanità calabrese ha dimostrato di non avere Capacità di spesa e, quando spesi, di non garantire la Qualità di spesa".
Scrive così, in una lettera destinata al presidente Occhiuto, il portavoce regionale di Comunità Competente, Rubens Curia.
"Ma ciò che ci preoccupa e deve preoccupare l’ On. Roberto Occhiuto, nell’ immediato della sua proclamazione a Presidente, augurando che la Calabria non debba ancora rimanere sospesa a quasi un mese dal voto, sono i segnali inquietanti che si stanno verificando: la chiusura del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Gioia Tauro per carenza di medici e, in seguito riaperto; la chiusura momentanea di 15 guardie mediche per “carenza assoluta" di medici come recita la nota del 22 ottobre dell'ASP di Cosenza; la paventata chiusura della guardia medica di San Giovanni in Fiore scongiurata, temporaneamente, grazie alla disponibilità di alcuni sanitari; la forte riduzione delle attività dei Consultori familiari per carenza di personale; lo svuotamento dei Dipartimenti di salute mentale e delle Neuropsichiatrie Infantili.
Il diritto alla cura non può venire ritrattato e negato!"
"Con questo appello ci rivolgiamo a chi si presta a guidare la Giunta regionale della Calabria, On. Roberto Occhiuto, affinché intervenga subito in merito alle guardie mediche dell'ASP di Cosenza e alle altre emergenze. -concludono-
Un invito a lui, alle parti sociali e ai gruppi che siederanno in Consiglio regionale affinché accolgano il nostro invito per un incontro al fine di interloquire sulle nostre proposte perché la sanità calabrese si cura anche con la partecipazione competente".
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