Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. La sorella Eleonora su Fb: "Chissà se avete avuto il tempo di capire cosa vi stava succedendo"

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images Fratelli del Vibonese uccisi in Sardegna. La sorella Eleonora su Fb: "Chissà se avete avuto il tempo di capire cosa vi stava succedendo"
Eleonora Mirabello (al centro) con le sorelle e i fratelli
  07 aprile 2020 11:17

di TERESA ALOI

Il suo profilo sulla pagina di Facebook è listato a lutto. Un’immagine che fa a pugni con quella postata qualche ora prima dove Eleonora Mirabello sorride con le sue sorelle e i suoi fratelli Massimiliano e Davide, 35 e 40 anni, originari di San Gregorio d'Ippona, nel Vibonese, scomparsi da casa, in un piccolo comune a sud della Sardegna, a febbraio scorso e ritrovati, dopo oltre 50 giorni, senza vita nascosti tra le vegetazione a ridosso di una strada  di campagna come tante.  

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Non riesce a liberarsi da quell'incubo che ormai da mesi ha sconvolto la quotidianità della sua vita. Neppure per un attimo. Neppur  ora che ha la certezza di riportarli a casa. Nella loro amata terra, la Calabria, grazie ad una rete di solidarietà che li ha avvolti e che ha attraversato le maglie della Calabria, arrivando fino in Sardegna, dove Davide e Massimiliano aveva scelto di vivere. Anche Roma, la città dove vive Eleonora ha risposto al suo appello (LEGGI QUI).  

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E' una sofferenza infinita che non le dà pace. Che la porta a farsi mille interrogativi sugli ultimi istanti della vita dei suoi adorati fratelli: "Chissà se avete sofferto tanto, chissà se avete avuto il tempo di capire cosa vi stava succedendo. Chissà cosa avete provato. Avete avuto paura? Ma la cosa che più mi chiedo è: 'Ci avete pensato per un attimo?'".

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Un disperato messaggio sui social  quello di Eleonora Mirabello: "Chissà se state vedendo la nostra disperazione, a me sembra un incubo, sono convinta che tra poco mi sveglierò e il mio telefono inizierà a suonare. Massimo mio, tu che canti la mia canzone preferita e tu, Davide mio, che ridi e cerchi di stare dietro a Massimo. Quanto mi facevate ridere, ogni volta che stonavate vi davate la colpa l'un con l'altro, poi mi guardavate e sul vostro viso appariva quel sorriso. Dio, quel sorriso, mi scaldava il cuore come solo i miei figli sanno fare. E ora? Ora come faccio? Come facciamo noi ad andare avanti? Come faremo ad affrontare la vita senza di voi? Mi sembra di impazzire".

Legati da quell'amore fraterno che non conosce confini. Da sempre, anche quando le loro strade si erano divise. Ma bastava una video chiamata per farli sentire vicini. Tutti insieme. In un grande abbraccio. Quello che ora, il più affettuoso e materno,  Eleonora riserva ai suoi nipotini che ha scelto di tenersi accanto accanto alla loro mamma.    

 

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