Sanità, duello fra Regione e Roma sui LEA: il Comitato certifica un punteggio inferiore. Congelati 320 milioni

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L'immagine simbolo dei tagli
  09 ottobre 2019 14:16

di GABRIELE RUBINO

La Calabria dice A, Roma risponde B anche se aveva detto A. Anche ieri, nella capitale, è andata in scena l’ennesima puntata del conflitto fra dipartimento regionale di Tutela della Salute e i burocrati ministeriali. Nelle settimane precedenti il duello era stato sui conti del bilancio, adesso è sui LEA (Livelli essenziali di assistenza). Ieri, infatti, si è riunito l’apposito Comitato per la prima certificazione del punteggio dell’anno 2018. Un numero importante, che riassume la quantità e qualità dei servizi erogati dal servizio sanitario, e che insieme al raggiungimento del pareggio di bilancio raggiungendo la soglia di adempimento pari a 160 consentirebbe di richiedere l’uscita dal commissariamento. Il Comitato ha valorizzato l’attuale punteggio dei LEA calabresi a 146 (B). La delegazione regionale si aspettava qualcosa in più, per la precisione 152 (A). E si attendeva lo sblocco delle premialità che invece rimangono congelate. Il differenziale di 6 punti è da imputare ad un indicatore sui parti che tuttavia lo stesso ministero aveva riconosciuto nella banca dati CEDAP (A).

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NELLA BANCA DATI DEL MINISTERO C’ERANO I 6 PUNTI IN PIU’ MA NON SONO STATI RICONOSCIUTI: CONGELATE PREMIALITÀ PER CIRCA 320 MILIONI- Al tavolo di ieri però (era presente anche la dirigente del Mef Angela Adduce) non hanno “concesso” i 6 punti in più, sostenendo di basarsi sui dati aggiornati a qualche mese addietro. Altro “dispetto”, è che pur trattandosi della rilevazione sul 2018, dirigenti e funzionari ministeriali hanno fatto “pesare” le inadempienze degli anni precedenti. Eppure, il dato si riferisce alla singola annualità. In alcuni momenti si sono avvertiti momenti di tensione fino quasi al totale irrigidimento delle posizioni confliggenti. La disfida non è soltanto una questione di orgoglio. Il “gioco” della mancata certificazione di un punteggio LEA più elevato vale parecchi soldi. Resta infatti “ibernato” lo sblocco delle premialità per gli anni 2016, 2017 e 2018: un gruzzoletto che vale circa 320 milioni di euro.

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OBIETTIVO 160 RAGGIUNGIBILE- Dalla Regione, nonostante le resistenze romane, guardano comunque al lato positivo. I LEA, nel giro di un anno, sono aumentati di fatto di 10 punti, anzi di 16, rispetto ai 136 rilevati nel 2017. L’obiettivo di 160 è ritenuto raggiungibile. Ritenendo acquisiti i 152 punti, devono essere inviati di nuovo alcuni flussi rispetto all’attività di alcuni erogatori privati (della residenzialità per anziani) che proietterebbe la Calabria entro la soglia dell’adempienza. Sono previsti altri due round per la certificazione finale del punteggio LEA. Pregiudizi, permettendo.     

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