Precari della sanità, lunedì la protesta dell'Usb davanti al Consiglio regionale

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La bandiera dell'Usb
  28 settembre 2019 11:12

È inarrestabile la protesta dei precari della sanità Calabrese, alla cittadinanza, nei plessi ospedalieri, in tutti i posti dove mettere all’attenzione della comunità le carenze della sanità.

"Non si può licenziare nessuno - si legge in una nota dell'Usb Calabria - dopo tanti anni di servizio ed una un'altissima professionalità e competenza, come accade all'AO Pugliese - Ciaccio di Catanzaro.Il percorso di lotta e di conseguenza i progressi che si stanno ottenendo nello stabilizzare questi lavoratori si induce a continuare le nostre rivendicazioni. Risultati come quello raggiunto giorni fa attraverso la Commissione al Consiglio Regionale della Calabria con il parere favorevole della Legge denominata “Salva Precari”, - tutto frutto della sola lotta di strada giornaliera, fatta proprio dall'intera classe lavoratrice e dall'Usb Calabria - “Non” di certo dalla “concertazione” padronale e soprattutto non a chiacchiere - che è rimasta e che continuerà a rimanere in strada al fianco di questi lavoratori, che appunto quotidianamente rivendicano il loro diritto all’assunzione definitiva. Una lotta che sta andando avanti senza sosta, anche attraverso il dialogo con la segreteria e gli organi competenti del Ministro della Salute Roberto Speranza, evidenziando che la stessa organizzazione sindacale Usb ha posto sulla sua scrivania la bozza di emendamento e la bozza di decreto del ministro per la procedura di stabilizzazione definitiva di questi precari, nonché un piano di assunzione di idonei e lavoratori delle cooperative (Carta canta Verba volant) la quale illustra nel dettaglio che devono assumere tutti questi lavoratori, senza distinzione alcuna e nessuno di loro deve rimanere a casa. Dopo questi risultati, non comprendiamo questo clima di “odio” da parte di individualisti estemporanei ed eaters sociali, che frustrati dalla loro presunzione “prepotente” del non sapere cos’è letteralmente e giuridicamente il “diritto al lavoro”, cadono nell’oblio dell’analfabetismo funzionale, poiché chi non sa né leggere e né scrivere sarà sempre un popolo debole e facile da ingannare e soprattutto da manovrare. Vorremmo ricordare che con le nostre battaglie Non abbiamo rubato niente a nessuno. Anzi abbiamo proposto un piano di assunzione per tutti oltre 1000 posti di lavoro. Vogliamo evidenziare a questi “bastian contrari” che i diritti non si ottengono con la prepotenza, con l’odio e con l’avidità (morte sua vita mia), e nemmeno dietro le tastiere del telefonino, ma si ottengono con la caparbietà e lotte di ogni singolo “lavoratore” sul paradiso della strada, in quanto nel servizio pubblico c’è bisogno di grandissima professionalità per curare cittadini - la USB Calabria vuole ricordare che non abbiamo distinzioni da fare tra lavoratori ci battiamo per tutti! in questo momento storico ogni persona deve capire che nessuno è migliore dell’altro, perché in questo mondo vige ancora il diritto di uguaglianza.Lunedì 30 settembre, Usb Calabria ha indetto lo stato di agitazione di categoria ed ha confermato la piazza proprio davanti il Consiglio Regionale della Calabria a Reggio Calabria, in quanto lo stesso giorno ci sarà la votazione definitiva alla Legge “Salva precari” in camera di Consiglio, ed è per questo che i lavoratori si sono organizzati nuovamente per scendere in piazza e noi come Usb ci saremo come sempre a rivendicare il loro diritto al lavoro definitivo".

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"La lotta continuerà anche se qualche “gelosone“ delle nostre battaglie ci fa terra bruciata intorno, noi di Usb siamo quelli del sacrificio che non paga, siamo quelli per i diritti di tutti senza distinzione alcuna, perché mentre il mondo continuerà ad uccidere i nostri sogni, noi continueremo a camminare realizzandoli, perché se vale la pena rischiare noi ci giocheremo anche l’ultimo frammento di cuore che ci è rimasto sempre".

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