“Se emergeranno comportamenti non opportuni o peggio degli abusi liturgici avvenuti all’insaputa di chi celebrava, si adotteranno gli opportuni provvedimenti canonici, perché sia sempre più chiaro il senso spirituale e pastorale di questa celebrazione, in netta contrapposizione ad ogni forma di strumentalizzazione”.
Lo comunica la Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, in una nota con cui interviene dopo il caso del presunto “inchino”, davanti a Carmelo Palamara, sabato scorso, durante la processione della Madonna dei Polsi (chiamata anche Madonna della Montagna), a Ventimiglia Alta. (LEGGI QUI)
Il comunicato
“La festa nasce dalla richiesta di un gruppo di fedeli, che desiderano mantenere il legame spirituale con la pietà popolare della propria terra d’origine – è scritto nella nota -. Infatti una folta comunità di immigrati calabresi da decenni sono presenti nella città di confine e in tutta la diocesi”.
E poi. “L’organizzazione di questo appuntamento di preghiera nasce dall’attenzione pastorale della Chiesa locale, che ha una vocazione particolare all’accoglienza, all’educazione e all’integrazione. Nel corso di quest’anno è stata donata e posizionata nella chiesa da cui è partita la processione l’effige della Madonna di Polsi, con il beneplacito della soprintendenza ai beni culturali e della commissione diocesana d’arte sacra: da allora si celebra questa festa”.
Si legge nel comunicato: “L’anno scorso la diocesi aveva già ribadito che si trattava della festa della Madonna e non della ‘ndrangheta e si erano riproposte le medesime disposizioni della diocesi di Locri-Gerace in merito a questa celebrazione”.
Conclude: “Se da una parte non si può negare un atto devozionale e di pietà popolare, dall’altro la diocesi vigila e segue con attenzione che nessuna norma liturgica o canonica sia violata. Se vi sono stati degli abusi da parte dei partecipanti o organizzatori – cosa che ferirebbe gravemente la comunità cristiana e la fede – l’indagine dei carabinieri che è stata aperta non potrà che far luce su quanto accaduto”.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736