Pride a Catanzaro, Vallone (Anpi): "Saremo in piazza il 28 giugno"

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  10 giugno 2021 12:01

"La decisione assunta nell’incontro tra varie realtà politiche, sindacali, associazionismo e singole persone, di dare vita ad una manifestazione a seguito dell’ignobile gesto nei confronti del giovane Davide Sgrò, ci trova pienamente d’accordo. Ci siamo già espressi su questa vicenda esprimendo non solo solidarietà ma intenzione di reagire pubblicamente", esordisce così Mario Vallone, presidente del Comitato provinciale Anpi di Catanzaro, in seguito alla notizia di fare una manifestazione a difesa dei diritti della comunità LGBTQIA e a sostegno del Ddl Zan

LEGGI QUI: Catanzaro non discrimina: il 28 giugno in piazza per manifestare contro violenze e in sostegno del Dl Zan  

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"Si deve superare l’idea distorta di considerare questi fatti alla stregua di litigi tra ragazzi. Non è così. C’è nel nostro paese una cultura diffusa, alimentata e sostenuta da forze politiche di destra, e non solo, che fa delle discriminazioni un uso continuo: sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, persino sulle disabilità. Basterebbe seguire il dibattito sul disegno di legge Zan per rendersi conto di quanta strada rimane da fare ancora per avere pieno riconoscimento dei diritti civili. Un disegno di legge contenente norme atte a reprimere azioni discriminatorie, in attuazione di quanto con chiarezza prevede la nostra Costituzione all’art.3: Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese", continua Vallone.

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Conclude: "Invece si boicotta l’approvazione di tale proposta con motivazioni risibili parlando e diffondendo paure sulla presunta “ideologia gender”. Si tratta molto più semplicemente di rispettare la vita delle persone. Per questo l'Anpi, senza esitazioni, sarà in piazza il 28 giugno".

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