Cinque persone residenti nella zona del Tirreno Cosentino e uno ad Asti, ma cosentino di origine, sono stati arrestati e posti ai domiciliari dai carabinieri, che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Dda di Catanzaro.
I cinque, già noti alle forze dell'ordine, sono accusati di estorsione pluriaggravata, anche dal metodo mafioso, ai danni di un giovane rappresentante di commercio originario del cosentino. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, avviate nel dicembre 2018 dai carabinieri della Compagnia di Paola, coordinati dalla Dda, un giovane cosentino è stato avvicinato da un 45enne di Acquappesa ed inizia un'apparente amicizia coinvolgendo anche gli altri 4 indagati.
I cinque, facendo leva sui propri trascorsi delinquenziali, sono riusciti a creare un clima intimidatorio, prospettando al giovane, una volta entrati in confidenza, di essere esponenti della criminalità organizzata della costa tirrenica cosentina, facendo credere al ragazzo di aver acquistato una partita di droga a suo nome e mai pagata.
Da qui, generando nella vittima il timore di subire pesanti ritorsioni da non meglio identificati narcotrafficanti, sono iniziate le richieste di denaro. Estorsioni culminate in una aggressione fisica nella tromba delle scale dell'abitazione del giovane, che ha poi trovato il coraggio di denunciare. Dalle indagini è emerso che tra la fine di novembre 2018 e la prima metà del dicembre 2018, il giovane avrebbe consegnato denaro in molteplici circostanze.
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