di EDOARDO CORASANITI
Un’assoluzione e undici condanne, con pene fino a 25 anni con rito abbreviato.
È lungo l’elenco dei capi di imputazione a cui devono rispondere i collaboratori di giustizia (capi, gregari, sodali, affiliati) che provengono dalla cosca Giampà: associazione a delinquere di stampo mafioso, tentati omicidi, omicidi, furti, rapine, detenzione illegale di armi, estorsioni e ricettazione.
La Corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Gabriella Reillo, ha emesso il verdetto di un processo che è il frutto della riunione di due procedimenti separati di sentenze di primo grado con rito abbreviato, emesse dai giudici dell’udienza preliminare Ciriaco e Paris. Una a marzo del 2018 e l’altra ad aprile del 2019.
Il collegio dei gli avvocati difensori è composto da Felice Bruni, Rita Cellini, Consolato Masici, Annalisa Pisano.
La sentenza della Corte d’Assise d’Appello:
Meliadò Francesco Mario, ASSOLTO;
Giampà Giuseppe, 25 anni e 5 mesi di reclusione;
Torcasio Angelo, 18 anni e 11 mesi;
Cappello Saverio, 15 anni;
Vasile Francesco, 15 anni e 8 mesi;
Cappello Rosario, 13 anni, 10 mesi e 20 giorni;
Cosentino Battista, 9 anni, 5 mesi e 20 giorni;
Piraina Luca, 13 anni;
Catroppa Pasquale, 7 anni e 6 mesi;
Cappello Giuseppe, 3 anni e 10 mesi e 1000 euro di multa;
Meliadò Franca Teresa, 4 anni, 2 mesi e 1200 euro di multa;
Ventura Vincenzo, 11 anni e 6 mesi.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736