di EDOARDO CORASANITI
Hanno pagato circa 5000 mila euro per la traversata dal Pakistan. E ci hanno messo circa sette giorni, i profughi sbarcati stamattina sulla spiaggia di Sellia Marina (LEGGI QUI).
“Voglio rimanere in Italia”,’ racconta un ragazzo mentre aspetta il controllo sanitario dell’Asp e l’identificazione ad opera della Polizia.
Non parla italiano e ha un filo di voce per descrivere, in breve, la sua situazione. La sua storia è quella che coincide con chi ha dovuto fare sacrifici enormi per sostenere il viaggio, gravando sui già precari bilanci familiari.
Insieme a lui ci sono altri 76 persone: 12 sono minori, dai 10 anni in anni in su. Lui invece ne ha 24 anni e ha passato il mare alla ricerca di lavoro, di una nuova vita, di un futuro incerto ma migliore.
Ad accoglierlo a Sellia Marina, questa mattina, è arrivata immediatamente il supporto della parrocchia. Allo stabilimento balneare “Asso di Fiori”, don Giuseppe Cosentino porta i beni di prima necessità. Acqua, biscotti, latte, pane e frutta. Serviranno prima di essere trasferiti nei centri di accoglienza.
Dopo le operazioni di routine e la comunicazioni dei dati ufficiali, si attenderà la risposta della Prefettura, che deve verificare le disponibilità e le condizioni per assicurare una permanenza nei centri d’accoglienza di tutta la Regione.
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